UNIVERSITA'

Al via il primo Corso di Laurea
in Formazione Professionale

Innovazione, aggiornamento e multimedialità:
parole d'ordine in una società in continua evoluzione

 La Stampa 3.7.2009

Certificare le conoscenze di chi opera nella formazione professionale ed è in possesso del diploma e non della laurea, rafforzando così questo ruolo come componente specifica e ineludibile dell'offerta formativa complessiva. È questo lo scopo del primo Corso di Laurea in Scienze della Formazione Professionale realizzato e promosso dall’Isfol (Area Risorse Strutturali ed Umane dei Sistemi Formativi), in collaborazione con il ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali, con alcune Università italiane, le Parti Sociali e le Agenzie Formative accreditate. La sperimentazione, partita nelle Università di Padova, Torino e Messina, nel corso dell’anno accademico 2008-2009, risponde alle esigenze di certificazione delle competenze richieste dal Quadro Europeo delle Qualifiche (Eqf), lo strumento comunitario volto a tradurre le qualifiche conseguite nei campi dell’istruzione e della formazione nei diversi paesi europei, al fine di agevolare la mobilità dei lavoratori e favorire l’apprendimento permanente.

Obiettivo del progetto, spiega l’Isfol, riqualificare e aggiornare (dal punto di vista culturale, giuridico ed operativo) le conoscenze e le competenze degli operatori in modo da renderli in grado di far fronte alle innovazioni scientifiche e tecnologiche proprie delle diverse discipline che non possono essere acquisite solo con l’esperienza sul lavoro e con gli studi secondari. In conformità con il Processo di Bologna, del 1999, e con tante esperienze attualmente in corso nei diversi Paesi Europei, quali la Francia, l’Inghilterra e la Spagna, questo progetto intende rispondere alle esigenze di riconoscimento e di validazione degli apprendimenti degli adulti acquisiti nei diversi contesti della vita, compreso il contesto lavorativo.

Da un punto di vista strategico e istituzionale, il Corso di Laurea risponde sia all’Accordo Stato - Regioni, del 20 marzo 2007, sia al Decreto del 29 novembre 2007 emesso, congiuntamente, dal Ministero della Pubblica Istruzione e dal Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali, in merito ai processi di accreditamento delle strutture formative con particolare riferimento all’aggiornamento ed alla riqualificazione degli operatori coinvolti nell’obbligo di istruzione. Nel prossimo anno accademico, le Università di Padova e Torino oltre a proseguire il ciclo, della durata di tre anni, avviato in forma sperimentale in precedenza, partiranno con una nuova edizione del Corso di Laurea quale parte integrante del piano di studi proposto dalle Università.

Uno degli aspetti innovativi del Corso è la sua struttura, che vede coniugate attività in aula presso le Università e le attività on-line gestite attraverso la piattaforma di SPF on-line dell’Isfol; infatti, il Corso dell'ateneo veneto è interamente erogato in teledidattica, con lezioni ed esercitazioni individuali e di gruppo on-line ed esami in presenza. La parte generale del Corso svolta dagli Atenei riguarda la formazione nelle discipline di base quali la pedagogia, la psicologia, la sociologia, l’economia con un occhio puntato però ai mutamenti del mondo del lavoro e alle esigenze di formazione di una società estremamente dinamica. L’Isfol cura invece gli aspetti più professionalizzanti attraverso l’insegnamento di materie specialistiche relative allo sviluppo di competenze di diagnosi, progettazione, erogazione, monitoraggio e valutazione, promozione, qualità e ricerca, coordinamento e direzione di interventi, progetti e servizi formativi.

Innovativo, quindi, lo strumento utilizzato ossia il luogo virtuale delle Unità Formative (UF) laboratoriali del Progetto Permanente di Formazione SPF on-line. Per quanto concerne invece i crediti, vengono ripartiti tra le Aree disciplinari in scienze dell’educazione e della formazione affidate a docenti universitari, le Unità Formative erogate con il progetto SPF on-line e tirocini, crediti liberi, tesi di laurea e altre attività. Infine, altra novità è data dalla validazione delle esperienze lavorative e formative maturate dagli utenti nel corso della loro vita professionale, con il riconoscimento di un massimo di 60 Crediti.