8 computer ogni 100 studenti.
L'Italia fanalino di coda in Europa

da Tuttoscuola, 24 luglio 2009

All'indomani dell'accordo con l'Unesco per l'istruzione superiore e l'Ict, il vicepresidente di Microsoft e responsabile per l'Europa, il Medio Oriente e l'Africa, Umberto Paolucci, fa il punto della situazione italiana che ci vede in una situazione complessiva non molto brillante rispetto a molti Paesi europei: "Nell'utilizzo delle tecnologie noi italiani siamo indietro in Europa, è chiaro a tutti. Dobbiamo fare di più. Anche perché da questa via passano la crescita della competitività e lo sviluppo del Paese".

Osserva che alle numerose affermazioni circa il miglioramenti in questo campo, ritenuto, a parole, indispensabile per lo sviluppo, non hanno fatto seguito coerentemente i fatti.

"Si è sempre parlato della necessità di miglioramento - osserva - ma così urgente non doveva poi essere visto che non è stato messo in atto. I fatti sono questi: a scuola abbiamo in media 8 pc per 100 studenti."

Se la quantità di pc nelle scuole è largamente inadeguata, non è da meno l'uso a scuola di internet, tanto è vero che, afferma, di quegli 8 pc per 100 studenti solo 6,5 connessi a internet.

E gli altri? "Un paese come la Danimarca, osserva Paolucci, ha 27 computer ogni 100 studenti. Più del triplo di noi. L'Inghilterra ne ha 19. Più del doppio. La media europea è del 50% superiore, quindi 12,5. Messe così le cose noi siamo più meno al 50% sotto di come dovremmo essere".