Vicenza e i dirigenti scolastici del sud,
i chiarimenti delle istituzioni

da Tuttoscuola, 23 luglio 2009

La direttrice generale dell'Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto Carmela Palumbo ha commentato la mozione presentata dal Pdl e votata praticamente all'unanimità dal Consiglio provinciale di Vicenza, che chiede "pari opportunità" nell'accesso alle dirigenze scolastiche tra presidi del Nord e del Sud: "E' un atto di natura politica, una presa di posizione: non credo ci siano pretese di altro tipo".

La mozione è così spiegata dall'assessore alla scuola della provincia di Vicenza Morena Martini (Pdl), che l'ha proposta: "Mentre le regioni del Nord hanno rispettato il tetto massimo consentito dal ministero per il numero di idonei alle cariche di dirigente scolastico, altre, soprattutto al Sud, hanno un numero di abilitati maggiore rispetto al consentito e, avendo saturato le dirigenze nei loro territori, naturalmente verranno al Nord".

"La nostra mozione - continua l'assessore - non ha il dito puntato contro il Sud, ma chiede al governo che nei prossimi concorsi ci sia un organo di vigilanza più attento: per il resto, attendiamo a braccia aperte i colleghi che hanno legittimamente partecipato al concorso".

L'ultimo bando per dirigenti scolastici - riassume la vicenda la direttrice dell'Ufficio Scolastico Regionale - "prevedeva una prima prova che dava accesso a un corso di formazione cui dovevano essere ammessi un numero di candidati pari al numero di posti messi a concorso aumentato del 10%, e un' ulteriore prova dalla quale doveva risultare vincitore solo il numero di candidati pari al numero di posti decurtato del 10%". Dopo numerosi ricorsi, una sanatoria ha invece ammesso al corso di formazione tutti gli idonei superando il tetto del 10%, un'ulteriore sanatoria ha eliminato l'esame finale.

Per l'Ufficio Scolastico del Veneto, "i 69 posti vacanti di dirigente scolastico, su 725 istituzioni scolastiche della regione, saranno ricoperti dalle nomine in ruolo, per le quali" si sta aspettando "il via libera ministeriale, e in alternativa da reggenze: chiederemo a presidi già di ruolo di assumere la reggenza anche di un'altra istituzione scolastica".