Ammissione a maggioranza: da Tuttoscuola, 3 giugno 2009 Le novità legislative (legge 169/2008) del voto in decimi e dei criteri che ne accompagnano l'applicazione sembra che stiano mettendo in crisi i rapporti tra gli insegnanti, soprattutto nella scuola secondaria di I grado dove vi è il problema della possibile ammissione degli alunni decisa a maggioranza dal consiglio di classe. Diversi insegnanti, decisi a difendere la loro decisione di attribuire l'insufficienza ad alcuni alunni e che debbono invece piegarsi alla decisione del consiglio di classe di ammettere alla classe successiva o all'esame proprio quegli alunni insufficienti, ritengono che venga violata la loro libertà di insegnamento. Questa volta la legge Gelmini sul voto in decimi non c'entra. Dal 1974, da quando ci sono gli organi collegiali della scuola, le decisioni di promozione di alunni con rendimento non sufficiente (voto non voto) sono sempre state decise dal consiglio di classe che, di fronte a valutazioni diverse, si è sempre espresso a maggioranza. Nulla è cambiato in proposito, indipendentemente dall'espressione della valutazione finale che da quest'anno è con voto in decimi anziché con giudizio. L'articolo 37 del Testo unico delle norme sull'istruzione prevede in proposito che "Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi". Oggi come ieri. |