LA RIFORMA

Licei, via alla "rivoluzione" Gelmini

 La Stampa 12.6.2009

ROMA
Via libera del Cdm alla riforma dei licei, messa a punto dal ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini. La nuova normativa prevede che si passi da 400 indirizzi a 6 licei con 10 opzioni.

Il tentativo fatto con la riforma dei licei è quello di «coniugare la tradizione con l’innovazione privilegiando la qualita». Lo ha sottolineato il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, illustrando in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, il riordino di questo ramo dell’istruzione superiore. «È una riforma epocale - ha detto - che modifica un impianto che risale alla legge Gentile del ’23».

Dall’anno scolastico 2010-2011 i licei italiani diventeranno sei: artistico, classico, linguistico, musicale e coreutico, scientifico e delle scienze umane. La riforma, che partirà solo per le prime e seconde classi dall’anno scolastico 2010-2011 e poi entrerà a regime nel 2013, è stata approvata oggi dal consiglio dei Ministri. Diverse le novità che viale Trastevere ha programmato di adottare: ad iniziare dal monte orario settimanale. Al nuovo liceo classico sono previste 27 ore nel biennio e 31 nel triennio. Per i licei linguistico, musicale e coreutico, scientifico e delle scienze umane, sono previste 27 ore nel biennio e 30 nel triennio. Più articolato l’orario del liceo artistico in base ai diversi indirizzi previsti. Molti cambiamenti in vista anche sul fronte dei contenuti dell’offerta formativa: ad esempio, al liceo scientifico viene previsto anche un indirizzo tecnologico e al liceo delle scienze umane si introdurrà un indirizzo economico sociale.

Si prevedono, poi, 40 licei musicali sparsi per tutto il territorio nazionale; altri potranno essere attivati attraverso convenzioni con i conservatori. Il nuovo regolamento fissa, inoltre, che nell’ultimo anno di liceo una delle materie di ordinamento venga insegnata in lingua straniera. Previste anche delle ore opzionali-facoltative, attivabili sulla base del piano dell’offerta formativa, che saranno parte dell’organico di diritto. Questi gli insegnamenti caratterizzanti i nuovi licei: approfondimenti nelle discipline obbligatorie (ove non previsti tra le attività e gli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti), diritto e economia, musica, seconda lingua straniera, latino, greco, discipline audiovisive, tecnologia e disegno, storia dell’arte, pedagogia, psicologia, sociologia, legislazione sociale, statistica, informatica, scienze sociali e metodologia della ricerca. L’organizzazione del collegio dei docenti si attuerà sulla base di dipartimenti e di un comitato scientifico con esperti esterni. Gli obiettivi di apprendimento saranno oggetto di uno specifico decreto. È previsto, infine, un monitoraggio dei cambiamenti previsti dalla riforma. Dopo tre anni il Governo riferirà in Parlamento. La riforma interviene su un impianto che risale al 1923, la cosiddetta ’legge Gentilè e cancella gli attuali 400 indirizzi a disposizione degli studenti.