Valutazione trentina degli alunni
diversa da quella nazionale. Si può?

da Tuttoscuola, 5 giugno 2009

Trento è provincia autonoma e può deliberare in materia scolastica regole diverse dagli altri.

Entro quale limite?

Ha fatto notizia in questi giorni il Regolamento trentino sulla valutazione degli alunni così diverso dal sistema nazionale di valutazione introdotto dalla riforma Gelmini: niente voti, irrilevanza del voto di condotta ai fini della promozione, ecc.

Ci furono già perplessità alcuni anni quando nel 2006 una legge varata dalla provincia di Trento escluse la possibilità di iscrizione anticipata di alunni trentini alla scuola primaria, nonostante una norma nazionale (decreto legislativo n. 59/2004) prevedesse il contrario.

Quella degli anticipi è una norma generale del sistema di istruzione che, in quanto tale, secondo il Titolo V della Costituzione è di competenza esclusiva dello Stato.

L'autonomia trentina non avrebbe potuto, forse, escluderne l'applicazione.

Se anche la valutazione degli alunni secondo riforma Gelmini è norma generale del sistema nazionale di istruzione e, pertanto, di esclusiva competenza dello Stato, il Regolamento della provincia di Trento avrebbe potuto derogarvi, come ha fatto?