Tabellone sì, tabellone no.
Opinioni a confronto

da Tuttoscuola, 4 giugno 2009

Alla notizia, riportata da Tuttoscuola, del ritorno alla pubblicazione dei voti dell'esame di Stato il Corriere della Sera di oggi dedica un ampio articolo, Maturità, torna il tabellone con i voti, di Annachiara Sacchi.

Nel testo del quotidiano milanese, si ritrovano brani di interviste che in qualche modo ricostruiscono la vicenda della breve scomparsa e ricomparsa quest'anno dei voti negli albi di istituto.

L'ex viceministro dell'Istruzione del centrosinistra, Mariangela Bastico, ora responsabile Scuola del Pd spiega che la temporanea soppressione dei tabelloni fu una scelta a tutela della privacy: "Da parte nostra fu accolta la richiesta delle associazioni dei disabili che si sentivano discriminate dai tabelloni. I ragazzi con handicap gravi non ricevevano un diploma, ma un attestato di competenza, senza punteggio. Erano riconoscibili".

Questa pratica è stata interrotta dal ministro Mariastella Gelmini, che ha così commentato le nuove regole: "Finisce l'epoca di un certo pedagogismo buonista che vuole tutelare a tutti i costi il ragazzo laddove non ce n'è bisogno, visto che è maggiorenne e perfettamente in grado di assumersi la responsabilità del proprio rendimento".

Con l'attuale ministro, sembra schierarsi il Garante della privacy, Francesco Pizzetti, che ha affermato: "Personalmente ho sempre ritenuto opportuno rendere pubblico il punteggio finale. E questo ai fini della trasparenza dell'operato dei docenti, del controllo sull'esame da parte dell'opinione pubblica, di un incentivo per i ragazzi e di un riconoscimento degli sforzi da loro fatti. Siamo contenti che il ministero dell'Istruzione sia tornato ad adottare certe misure".

Circa i candidati disabili, il Ministero dell'Istruzione ha fatto sapere che non intende smettere di tutelarne la privacy: "Il riferimento alle prove differenziate sarà indicato solo nell'attestazione e non nei tabelloni affissi all'albo dell'istituto".