SCUOLA

25 giugno al via maturità con 497.890 candidati:
è record

Ma stretta su valutazione ne fermerà molti già prima delle prove
Novità fu fronte privacy e obbligo di comunicare codice fiscale

 ApCOM, 20.6.2009

Roma, 20 giu. (Apcom) - Sono 497.890 i candidati alla maturità che prenderà il via tra cinque giorni, il 25 giugno, con la tradizionale prova di italiano: un numero, sempre più vicino alla fatidica quota del mezzo milione, che rappresenta l'apice di candidatura rispetto alle ultime cinque edizioni passate. Se si guarda indietro di un anno, al 2008 (quando le candidature furono 496.596), il tetto degli aspiranti al conseguimento del diploma di maturità era composto da 1.294 presenze in meno. E l'incremento attuale va fatto registrare anche rispetto all'anno ancora precedente, il 2007. Se invece si guarda ancora indietro, agli esami di Stato del 2006 e del 2005, il numero di candidati era ancora più ridotto, di circa 10mila unità.

Mentre l'anno ancora prima, il 2004, fece registrare una quantità di candidature più alta (491.300), dovuta anche al boom di privatisti (ben 41.300 sparsi per tutto il territorio nazionale) che poi gradualmente, negli anni successivi, il ministero dell'Istruzione ha saputo ridurre introducendo maggiori 'paletti' su requisiti riguardanti il curriculum ed i luoghi di residenza.

In ogni caso, quello al via a partire dal prossimo 25 giugno rappresenta di gran lunga l'esame con maggiori iscritti dell'ultimo quinquennio. Difficile però che tutti riescano a presentarsi alla prima prova di italiano. Se i 25.549 privatisti di quest'anno (423 in più del 2008 e di cui oltre 5mila si 'appoggeranno' ad un istituto paritario) avranno ancora una volta la possibilità (probabilmente l'ultima) di essere ammessi direttamente, senza alcuna valutazione dei requisiti, per gli studenti frequentanti la strada dell'accesso alle prove si è infatti complicata.

Gli oltre 471mila studenti iscritti normalmente ad un corso di quanta superiore dovranno infatti essere valutati, dai rispettivi consigli di classe, attraverso gli scrutini di fine anno in programma in quasi tutte le regioni a partire da domani. E per accedere alle prove d'esame dovranno necessariamente riportare la media del 'sei': nella formulazione della media varrà anche, come stabilito dal nuovo regolamento sulla valutazione approvato dal Cdm di recente, il 28 maggio, l'andamento della condotta e il voto di educazione fisica.

Una sorta di salvagente, l'inclusione tra le discipline determinanti a fare media anche l'esito del comportamento e delle prove motorie, per quel 40% di studenti - circa 200.000 - che alla fine del primo quadrimestre avevano fatto registrare almeno un'insufficienza.

 

Da quest'anno per i candidati alla maturità vi sono anche delle novità sul fronte della privacy. Il garante Pizzetti ha infatti chiarito l'inutilità di tenere nascosti i tabelloni finali: sparisce la dicitura, accanto al nome dello studente, "Esito positivo" o "Esito negativo", per fare spazio al tradizionale voto conseguito (espresso in centesimi).

Sempre sul fronte dei dati sensibili, sta destando non poche polemiche l'indicazione giunta dal ministero dell'Istruzione agli istituti superiori riguardo la necessità di completare l'anagrafe degli studenti attraverso la loro identificazione con il codice fiscale. Un invio che, nelle intenzioni di viale Trastevere, renderebbe più agevole anche l'andamento degli esami di maturità. I codici fiscali degli alunni, comunicati dalle scuole - si legge nella nota Miur inviata nei giorni scorsi alle scuole - saranno validati da parte delle agenzie delle entrate e, in caso di mancata corrispondenza, si dovrà procedere alle necessarie rettifiche. Gli istituti superiori hanno tempo fino al 9 giugno per comunicare al ministero dell'Istruzione i dati sensibili (compresivi di codice fiscale) relativi ad ogni candidato della propria scuola. Il Miur, successivamente, invierà i 497.890 profili personali dei maturandi all'Agenzia delle entrate.

Non cambia nulla invece per i super-bravi: i cosiddetti ottisti, gli studenti che giungono alle prove di maturità dopo aver 'seguito un corso regolare di studi senza però aver frequentato il quinto anno: dovranno aver conseguito 'otto nelle materie del quarto, almeno 'sette in tutte quelle dei due anni precedenti e senza essere stati mai bocciati dal secondo anno in poi. Un curriculum da 'piccolo genio che nel 2008 ha avuto come effetto immediato la restrizione di oltre il 90% degli aspiranti rispetto alla quota nazionale dell'anno precedente: da 1.667 ad appena 146. Le oltre 12.000 commissioni 'miste' (all'interno delle quali opereranno più di 110.000 docenti, tra interni ed esterni) dovranno anche riuscire, come gli altri anni, a pubblicare gli esiti degli scritti il giorno prima delle verifiche orali. Che non potranno svolgersi prima dei primi di luglio. Quest'anno infatti la maturità prenderà il via con otto-dieci giorni di ritardo rispetto al passato: la prima prova, di italiano, si svolgerà giovedì 25 giugno; il secondo scritto, mutabile in base al corso svolto (ad esempio Matematica al liceo scientifico e Latino al classico), il giorno dopo.

Il cosiddetto 'quizzone', la terza prova scritta quasi sempre formata da domande, a risposta chiusa o aperta, formulate su quasi tutte le materie dell'ultimo anno non trattate durante le prime due prove, è previsto per lunedì 29 giugno. Solo a Roma, dove quel giorno si festeggiano i santi patroni Pietro e Paolo, la terza prova si svolgerà il 30. Entro la prima decade di luglio prenderanno il via gli orali, con cadenza di cinque candidati al giorno per classe.