La richiesta del ministro: semplicità e
risparmio
Scuola, si cambia Salvo Intravaia, la Repubblica 1.6.2009 ROMA - Sms ed e-mail per nominare i supplenti. Dal prossimo mese di settembre le segreterie scolastiche, oltre ai tradizionali telegrammi e al telefono, potranno utilizzare anche i messaggini e la posta elettronica per reclutare i precari da mandare in classe per qualche giorno. La rivoluzione a scuola arriva con il decreto ministeriale numero 56 dello scorso 28 maggio, che dà alle scuole tutte le istruzioni per la compilazione delle cosiddette graduatorie d'istituto e la nomina dei supplenti. Il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, in questo modo intende perseguire due obiettivi: snellire e accelerare le complesse procedure per l'individuazione dei supplenti e fare risparmiare tempo e denaro alle scuole. Da qualche anno, infatti, per trovare un sostituto il personale delle segreterie deve sobbarcarsi anche centinaia di telefonate o inviare decine di telegrammi, senza avere la certezza di inviare in aula un docente in tempi ragionevoli. La perdita di tempo può anche superare una settimana e l'esborso di denaro necessario viene stimato attorno ai 60 milioni di euro l'anno. Il nuovo corso delineato dalla Gelmini parla chiaro: per le supplenze superiori a 30 giorni, oltre al telegramma, si potranno utilizzare sms e e-mail, con avviso di ricezione. Ovviamente le scuole dovranno registrare e conservare tutta la documentazione che attesti l'avvenuto contatto con il docente in questione. Fino ad oggi, l'unico strumento utilizzabile per le supplenze di un mese ed oltre è il telegramma. Anche per le supplenze inferiori a 10 giorni nella scuola dell'infanzia (l'ex materna) e primaria (elementare) ci sono novità in arrivo. I docenti inclusi nelle graduatorie d'istituto verranno contattati (dalle 7,30 alle 9,00) sempre telefonicamente ma la mancata risposta o l'impossibilità di contattare il supplente equivarrà ad una "esplicita rinuncia". E, passate le 9,00, il dirigente scolastico potrà attribuire l'incarico al primo "aspirante disponibile". Per tutte supplenze di durata intermedia le scuole potranno avvalersi degli strumenti che riterranno più idonei (telefono fisso e cellulare, sms, e-mail, lettera, telegramma) a patto che si determini un risparmio. Viale Trastevere consiglia ai dirigenti scolastici di "stipulare convenzioni con le società operanti nel settore" delle comunicazioni. Anche perché ogni anno le giornate di insegnamento affidate ai supplenti d'istituto sono circa 10 milioni. Fra tre mesi dunque i precari dovranno stare con gli occhi puntati al computer e l'orecchio al telefono se non vorranno farsi scappare l'incarico. Le novità riguardano le cosiddette supplenze brevi: quelle che hanno durata compresa tra un giorno e qualche settimana, ma che in alcuni casi si protraggono per mesi. Gli interessati sono i 723 mila precari iscritti nelle liste d'istituto, articolate in tre "gironi": un primo livello in cui sono inseriti coloro che fanno parte delle graduatorie provinciali (tutti abilitati all'insegnamento), una seconda fascia con i docenti abilitati ma non inseriti nelle liste provinciali e un terzo girone con di precari forniti del titolo di studio ma senza abilitazione. Ma sono soprattutto i 486 mila aspiranti maestri e prof inseriti in seconda e terza fascia i più coinvolti. Più di 237 mila fortunati iscritti nelle graduatorie provinciali possono infatti spartirsi 77 mila supplenze annuali (fino al 31 agosto) o fino al termine delle attività didattiche (fino al 30 giugno) distribuite all'inizio dell'anno dagli Uffici scolastici provinciali (gli ex provveditorati). |