SCUOLA

Visite fiscali, si torna 4 ore a giorno.
Rimane la tassa

Via decurtazione solo a dipendenti in divisa: proteste sindacali

  ApCOM, 29.6.2009

Il mondo della scuola esulta per il ritorno alle fasce di reperibilità tradizionali, nei casi di malattia, previsto dal decreto salva-crisi che il Consiglio dei ministri si appresta a varare dopo la presentazione dei giorni scorsi da parte del premier Berlusconi: il decreto, che riguarda tutta la pubblica amministrazione, prevede che i medici fiscali tornino a svolgere le visite di controllo presso i domicili dei dipendenti del pubblico impiego ammalati non più dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 20, come è accaduto nell'ultimo anno; ma solo nella fascia 10-12 e 17-19. Si tratta di un ritorno al passato e un allineamento al comparto privato dopo che per quasi un anno, a seguito del decreto legge n. 112, gli impiegati pubblici malati sono stati 'bloccati' nelle mura domestiche per ben undici ore al giorno. Un estensione considerata dai sindacati esagerata e iniqua: tanto he alcuni hanno anche avanzato dubbi di legittimità della norma invitando i dipendenti pubblici a fare ricorso.

"La nostra protesta ha ottenuto successo", ha fatto così oggi sapere il coordinatore nazionale della Gilda degli insegnanti, Rino Di Meglio. Ma la battaglia dei sindacati è vinta solo a metà. La cancellazione della tanto discussa circolare Brunetta, che ha dato il là all'applicazione del decreto 112, non prevedeva infatti solo l'allargamento delle fasce di reperibilità: "c'è ancora un fronte sul quale bisogna continuare a lottare - spiega sempre Di Meglio - e che riguarda quella che bolliamo come una 'tassa sulla malattia': è la decurtazione in busta paga che lo Stato applica sui dipendenti malati".

Una 'tassa' che per docenti ed operatori della scuola diventerà ancora più amara poiché nel decreto salva-crisi annunciato da Berlusconi si prevede la sua cancellazione solo per i dipendenti delle forze armate, della polizia e dei vigili del fuoco. "Anche su questo versante - assicura il coordinatore nazionale della Gilda - non daremo tregua al governo e procederemo per ottenere la dichiarazione di incostituzionalità di questa norma fortemente iniqua". Il personale della scuola, al pari degli altri comparti pubblici - escludendo solo forze armate, polizia e vigili del fuoco - continuerà quindi a subire il taglio in busta paga sui primi dieci giorni di ogni evento di malattia: rimangono esclusi i ricoveri,il post-ricovero, i day-hospital, le malattie gravi o derivanti da cause di servizio. L'importo della decurtazione per ogni giorno di malattia è proporzionale all'anzianità di servizio: nella scuola si va dai due euro scarsi al giorno per un collaboratori scolastico a circa dieci euro per un docente a fine carriera.