L’origine del sei rosso
e la sua applicabilità alla scuola media

da TuttoscuolaNews N. 396, 8 giugno 2009

Sta suscitando interesse e dubbi il “sei rosso” che in questi giorni sta apparendo su molti quadri degli scrutini finali delle scuole medie accanto al nome di quegli alunni che, nonostante l’insufficienza in una o più discipline, sono stati ammessi alla classe successiva o all’esame con decisione del consiglio di classe.

Il sei rosso appartiene alla storia della secondaria superiore, da quando alla fine degli anni ’90 si parlava di debito formativo per gli studenti promossi con riserva (per qualche insufficienza) per i quali c’era l’impegno di saldare nell’anno successivo le carenze di apprendimento.

L’ordinanza n. 330 del 1997, confermata negli anni successivi, disponeva che Nei confronti degli alunni che presentino un'insufficienza non grave in una o più discipline, comunque non tale da  determinare una carenza nella preparazione complessiva, il consiglio di classe, prima dell'approvazione dei voti, … procede ad una valutazione che tenga conto:

a) della possibilità dell'alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate nei tempi e con le modalità stabilite dal consiglio di classe per accertare il superamento delle carenze formative riscontrate (debito formativo);

b) della possibilità di seguire proficuamente il programma di studi. …. Nel caso di promozione così deliberata, il preside comunica, per iscritto, alla famiglia le motivazioni delle decisioni assunte dal consiglio di classe; nel prospetto degli scrutini affisso all'albo vengono altresì evidenziate la disciplina o le discipline in cui l'alunno non ha raggiunto totalmente la sufficienza e viene precisato altresì che la promozione è stata conseguita ai sensi del presente comma.

L’evidenziazione della disciplina nel quadro degli scrutini affisso all’albo in molti casi divenne il sei rosso, segno di insufficienza condonata e di debito da saldare.

La storia si ripete quest’anno per la scuola media: il sei rosso copre una insufficienza, ma non comporta automaticamente l’obbligo di saldarla nell’anno successivo, a meno che non sia previsto esplicitamente dal consiglio di classe: un sei rosso che potrebbe essere in realtà un “cartellino giallo”.

L’argomento è sviluppato nella “Guida alla valutazione degli alunni”, scaricabile gratuitamente da http://www.tuttoscuola.com.