Scuola media, “sei rosso” di Andrea Toscano, La Tecnica della Scuola, 4.6.2009 Secondo quanto previsto dalla legge n. 169/2008, nella scuola media anche con una sola insufficienza si viene bocciati. Poiché non sono previsti “corsi di recupero”, se i genitori volessero far colmare ai propri figli le eventuali lacune nel profitto segnalate dalla scuola (peraltro eventuali verifiche non potranno inficiare la promozione già decisa a giugno dal consiglio di classe) dovrebbero ricorrere a lezioni private. Alle scuole di istruzione secondaria di I grado anche con un solo cinque in pagella si viene bocciati! A prescindere, peraltro, dalla disciplina in cui si è carenti. E francamente appare assurdo far perdere un anno a un ragazzino per delle lacune superabili, mettendone magari a rischio l’intero percorso formativo. In una scuola che dovrebbe puntare, soprattutto nel contesto dell’obbligo, all'inclusione piuttosto che alla selezione (don Milani, immagino, salterebbe su dalla sedia: …penso non avesse una vera cattedra!). Lo hanno capito, prima di tutti, gli operatori della scuola, insegnanti e presidi, che per non bocciare in prima e seconda media o non ammettere agli esami di Stato del primo ciclo un altissimo numero di ragazzi (per la terza media il dato nazionale delle insufficienze in pagella negli scrutini intermedi era di oltre il 50%) saranno costretti (guai non prevalesse il buon senso) ad alzare a “sei” alcune eventuali insufficienze. Ma attenzione, sarà un “sei rosso”, da comunicare alle famiglie degli alunni, alle quali verrà così segnalata la lacuna nel profitto del proprio figlio e la possibilità, all’inizio del nuovo anno scolastico, di una eventuale verifica, che comunque, è bene chiarirlo, non potrà in alcun modo incidere sulla promozione già decisa a giugno dal consiglio di classe. Ma in ogni caso, come dovrebbero recuperare i debiti accumulati (l’ormai famoso “sei rosso”) gli alunni? Alle scuole medie, infatti, non sono previsti i “corsi di recupero” e le successive verifiche programmate per le superiori (a proposito, mi pare si rischi la stessa confusione dello scorso anno, visto che sulla programmazione estiva e il relativo finanziamento di tali corsi, per gli studenti degli istituti di istruzione secondaria di II grado, non si sa ancora nulla e siamo a una settimana dalla fine dell’anno scolastico, in pieno periodo scrutini: ma si sa, per la gioia degli operatori scolastici, degli alunni e delle famiglie, il Ministero ci ha abituati ad interventi in extremis, magari poi cambiandoli sul …suono della sirena!). Ecco l’inquietudine di genitori allarmati dal rischio, se vogliono adempiere alle sollecitazioni della scuola che promuove ma chiede attenzione per le carenze segnalate, di dover ricorrere a lezioni private, che potrebbero costare (secondo quanto riportato da alcuni giornali e paventato da associazioni di genitori) intorno a 250 euro in un mese (magari rinunciando alle vacanze estive). E pur di non ritornare al “mercato delle “ripetizioni private” molti genitori e diversi presidi giudicano opportuno che per il futuro (se non cambiamo le regole) il Ministero istituisca e finanzi corsi estivi, organizzati dalle scuole, anche nel percorso di istruzione secondaria di I grado. |