L'estate scorsa furono il 13,8%. Quest'anno sono
il 13,6
Boom di bocciati alle medie Salvo Intravaia, la Repubblica 24.6.2009 Boom di bocciati alle scuole medie, ma sulla scuola superiore il ministero sbaglia le previsioni. Stando ai dati comunicati questa mattina da viale Trastevere, l'atteso e annunciato incremento di bocciature anche nella scuola secondaria di secondo grado non c'è stato. Insomma: gli exit poll diffusi con inconsueta fretta la scorsa settimana oggi si rivelano errati. Almeno per le prime quattro classi della scuola superiore. Basta confrontare le percentuali del mese di giugno del 2008 con quelli resi noti poche ore fa per rendersene conto. E la scuola del rigore? "Non è mai bello - dice il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, ad Uno Mattina - quando un ragazzo perde l'anno, però certamente penso che il ritorno alla scuola del rigore dell'impegno e della serietà sia una buona notizia per il paese". Salvo verificare che questa realtà è vera a metà. Nei primi due anni della scuola media si procede, stando ai numeri forniti dall'ufficio stampa del ministero, verso quota 70 mila bocciature: quasi il 56 per cento in più di 12 mesi fa. L'anno scorso, i ragazzini di prima e seconda media che non riuscirono a superare l'anno scolastico furono 45 mila: pari al 3,9 per cento. Ma quest'anno la percentuale schizza oltre il 6 per cento. "La scuola buonista del 68 - continua la Gelmini - è stata archiviata. Una scuola che forma i ragazzi sta dalla loro parte e li aiuta a crescere". Anche se la bocciatura "deve rappresentare l'estrema ratio" mentre il voto in condotta "si sta mostrando una misura che premia chi tiene comportamenti corretti". Ma studenti, e non solo loro, la pensano diversamente. "Invece del '68 - risponde il portavoce della rete degli studenti, Luca De Zolt - sarebbe meglio archiviare la Gelmini e la sua gestione scellerata della scuola pubblica". "L'aumento delle bocciature e delle non ammissioni all'esame di maturità - continua Zolt - è un dato sconfortante e allarmante, che rende evidente come la scuola della Gelmini sia la scuola dell'esclusione e del fallimento". E per il Pd le "bocciature non sono la soluzione" al problema. "Una scuola con più bocciati, soprattutto nell'obbligo scolastico, non è per forza una scuola migliore, anzi rischia di essere una scuola che lascia indietro i figli delle famiglie con più problemi e con meno cultura", dice Antonio Rusconi che continua: "Quanto alla necessità espressa dal ministro di insegnanti più motivati - aggiunge - concordiamo con la ministra. Vorremmo, però, che ci spiegasse anche in che modo, dal momento che non è previsto nessun incentivo alla motivazione se non nelle dichiarazioni rilasciate agli organi di informazione". Ma al superiore il tanto auspicato pugno di ferro non si è verificato. L'estate scorsa, i bocciati furono il 13,8 per cento. Quest'anno il pollice verso è stato mostrano al 13,6 per cento degli studenti dei primi quattro anni. In sostanza, un lieve calo. Aumenta invece, del 2 per cento scarso, il numero di studenti che dovrà studiare una o più materie durante l'estate per sostenere gli esami di riparazione tra fine agosto e i primi di settembre. A giugno 2008 se ne registrarono 26,8 su 100, quest'anno 28,6. Saranno gli stessi istituti a organizzare i corsi di recupero, una o due settimane al massimo, ma chi vuole mettersi al sicuro provvederà con un prof privato. Lo scoglio più difficile da superare è la prima classe, dove i bocciati salgono al 18,1 per cento (19 per cento nel 2008). Le percentuali più consistenti di non promossi si registrano tra gli studenti del liceo linguistico (15.6 per cento) e dell'ex-magistrale (20.6 per cento), con un aumento rispetto allo scorso anno. Scende invece il numero dei bocciati negli istituti tecnici e professionali, stabili le percentuali nei licei scientifici e classici. |