Fine degli enotecnici?

da Tuttoscuola, 2 giugno 2009

Dopo oltre 130 anni di attività le nove scuole enologiche italiane sembrerebbero giunte al capolinea e con esse la qualifica professionale di 'enotecnico'. E' il grido d'allarme lanciato al 64mo Congresso di Assoenologi da Giancarlo Prevarin, presidente dell'associazione nazionale che raccoglie circa 4.100 tecnici del settore vitivinicolo attivi in Italia, dopo l'approvazione, giovedì scorso, del decreto del Consiglio dei Ministri che riforma gli Istituti tecnici.

"Il ministero della Pubblica Istruzione ci ha confermato - ha detto Prevarin - che le iscrizioni all'anno scolastico 2009/2010 sono le ultime che comprendono il sessennio di lezioni e quindi la specializzazione in viticoltura ed enologia". "Se si pensa - ha sottolineato il direttore generale di Assoenologi Giuseppe Martelli - che la scuola di Conegliano è la più antica al mondo e che da essa sono usciti allievi illustri come imprenditori di successo quali Gianni Zonin e Mario Consorte e lo stesso ministro Luca Zaia, il patrimonio che andrebbe disperso è enorme".

Anche dopo il pronunciamento del Consiglio dei Ministri, comunque, Assoenenologi non si dà per vinta e proporrà al Ministero della Pubblica Istruzione un piano per la formazione di cantinieri ed enotecnici su diversi livelli, a partire dalle scuole superiori fino alle Università.

Va detto, peraltro, che la combinazione tra gli ampi spazi di flessibilità curricolare previsti nel decreto di riforma degli istituti tecnici e i percorsi di formazione tecnica superiore (IFTS, ITS) sembrerebbero garantire alle scuole enologiche italiane un futuro all'altezza del loro passato.