Si scrive rigore e si legge dispersione

da Tuttoscuola, 18 giugno 2009

Il maggior rigore della valutazione, attuato quest'anno dalla legge 169/2008 voluta dal ministro Gelmini, potrebbe avere un rovescio della medaglia non positivo.

E' quello che sostiene il dirigente dell'Ufficio scolastico (ex-provveditorato agli studi) di Bergamo, Luigi Roffia, di fronte al boom di bocciature negli istituti superiori della città e della provincia bergamasca.

"Le bocciature sono un favore al lavoro nero" ha detto commentando quello che si può chiamare il bollettino di guerra degli esiti finali di diversi istituti di istruzione secondaria superiore di Bergamo.

"Troppe bocciature nel biennio - ha osservato - Sono anni che chiedo uno sforzo affinché i ragazzi vengano tenuti a scuola. Le bocciature bloccano i percorsi di studio di persone che sono ancora in età minore, che non hanno ancora una qualifica e restano a mani vuote".

Roffia è duro nel suo giudizio e rincara ulteriormente la dose: "E' un problema che favorisce non solo la dispersione scolastica, perché chi lascia la scuola così presto è attratto dal canto delle sirene del lavoro, che nel Nord Italia comunque non manca, e spesso del lavoro a qualsiasi costo, anche in nero".