Seicentomila alunni oggi alle prese con la prima prova di italiano
Scuola, via alla mini-maturità: Giulia Alessandri, Il Messaggero 15.6.2009 ROMA - Appuntamento in classe alle 8.30: da oggi per quasi 600mila studenti tra scuole statali e paritarie partono ufficialmente (anche se qualcuno, in virtù dell’autonomia, ha anticipato) gli esami di terza media. Un traguardo che assomiglia ormai sempre di più ad una vera e propria mini-maturità, tra scritti che si moltiplicano e requisiti per l’accesso sempre più severi. Chi arriva tra i banchi stamattina, infatti, ha già superato la prima selezione: la legge 169 del 2008, il decreto Gelmini, parla chiaro, da quest’anno, alle medie, fa gli esami solo chi ha tutti sei in pagella, condotta compresa. Secondo i primi dati, in città come Roma la quota di bocciati sarebbe rimasta per lo più invariata: i docenti hanno scelto la linea morbida e ’arrotondato’, portandolo a 6, qualche 5. La decisione spetta al collegio degli insegnanti. Altrove c’è stata una maggiore severità. Se la caveranno con meno, invece, i maturandi di quest’anno a cui basterà la media del sei per arrivare agli scritti. Una disparità di rigore decisa dal ministro che ha fatto discutere. Ormai, comunque, i giochi sono fatti, da stamattina per i quasi 600mila ragazzini delle medie alle prese con l’esame l’attenzione è tutta puntata sulla soluzione delle prove. Si comincia con italiano, domani c’è matematica, il terzo scritto è di lingue. Giovedì 18, la data è obbligatoria in tutta Italia, scatta il test Invalsi, un quiz uguale per tutti gli studenti (le altre prove sono preparate dalle commissioni interne alle scuole) confezionato dall’Istituto nazionale di valutazione del sistema scolastico. La prova Invalsi aveva già debuttato lo scorso anno, ma senza pesare sulla valutazione finale. Stavolta, invece, farà media. La prova dovrà testare la preparazione degli studenti di terza sia in ambito matematico che in italiano. Sono previsti quiz a risposta chiusa e aperta. I ragazzi dovranno dimostrare, ad esempio, di avere adeguate conoscenze grammaticale e capacità di comprensione del testo. Per quanto riguarda la matematica il quiz Invalsi verterà su geometria, relazione e funzioni, dati e previsioni. La trafila prevista per la realizzazione del test assomiglia in tutto a quella degli scritti della maturità: alle scuole saranno inviati appositi plichi dal ministero che dovranno essere aperti tutti alla stessa ora e con procedure rigide. Si comincia alle 8.30, il tempo a disposizione è di due ore, senza deroghe. Ma la mini-maturità non finisce qui: chi ha anche una seconda lingua dovrà fare un altro scritto. In totale, quindi, le prove da fare possono arrivare a cinque, come in una sezione sperimentale del liceo alla maturità. In coda c’è il colloquio pluridisciplinare. Anche per la votazione finale, da quest’anno, scatta una novità che renderà più netto il giudizio: spariscono ottimo, buono e distinto, si passa ai voti decimali, sempre per effetto del decreto Gelmini. Ovviamente non si può scendere sotto al sei per essere promossi, ma, sopratutto, questa volta, gli insegnanti saranno chiamati a dare un giudizio più netto. Se prima dietro ad un distinto, poteva ’nascondersi’ un voto compreso tra il 7 e l’8, ora la scelta dovrà essere più definita. |