Scuola Secondaria di 1° grado:
l'aumento delle bocciature
e le colpe del Ministro Gelmini

 Antonio Cucciniello 14.6.2009

Nella Scuola Secondaria di 1° grado (ex media inferiore), in  conseguenza dei provvedimenti del Ministro Gelmini sulla valutazione finale degli alunni, come era facilmente prevedibile,  si é registrato, a livello nazionale un aumento del 55% del numero di alunni respinti (in alcune scuole, dove comunque non hanno applicato alla lettera la normativa ministeriale bocciando solo con 4- 5 insufficienze  gravi, l'aumento percentuale ha superato anche il 150%).

Polemiche, anche aspre, non sono mancate e non mancheranno, ma c'è, comunque, la necessità di far rilevare un'enorme contraddizione: con l'applicazione  letterale della normativa, un buon 50- 60% dei ragazzi sarebbe stato bocciato anche con solo due insufficienze; nella Scuola Secondaria di 2° grado, uno studente con analoga situazione, non viene respinto ma, durante l'estate, ha ancora  l'opportunità di recuperare e, quindi,  non perdere l'anno. 

E' possibile accettare  che ci sia questa disparità di trattamento, a discapito della fascia dell'obbligo?

Tutti gli esperti concordano sul fatto che in generale, ma soprattutto nella  fascia d'età più problematica,  perché i ragazzi sono in una delicata fase di crescita, i processi di apprendimento debbano essere lenti, rispettosi dei tempi per imparare e metabolizzare bene i concetti, e, quindi, in evidente contrasto con molte delle decisioni politiche degli ultimi Governi (diminuzione delle ore di lezione  nei vari ordini di scuola  e/o in alcune materie importanti, riduzione del tempo pieno e del tempo prolungato, ecc.).

Ma, allora se,  in particolare nella  scuola dell'obbligo, per mancanza di finanziamenti, non è possibile organizzare né la compresenza di docenti per qualche ora settimanale (per effettuare attività di recupero degli alunni deboli ma  anche di potenziamento dell'eccellenza, a piccoli gruppi omogenei di alunni e con metodologia adeguata a tutte le esigenze), seri corsi di recupero pomeridiani, con un congruo numero di ore (corsi di 10 ore sono  una cosa ridicola) e tanto meno  un sistema premiale del merito e del "sacrificio" che sia motivante per tutti (con borse di studio, buoni libro, buoni per attività sportive, ecc. non solo per i più bravi ma anche per gli studenti che, pur non riportando voti alti, mostrano impegno sistematico ed aiutano i compagni),

chiedo   a Lei, ma  soprattutto al Ministro, alle forze politiche e sindacali, se non sia più giusto,  per dare un'ulteriore possibilità agli alunni  e  per risolvere seriamente il problema di una scuola che possa essere contemporaneamente rigorosa, severa ma ancora formativa, ripristinare, fin dalla 1^ media inferiore, gli Esami di Riparazione a settembre?

 

Induno Olona, 14 Giugno 2009