CEI. La scuola dovrebbe essere
l'ultimo comparto su cui risparmiare

da Tuttoscuola, 1 giugno 2009

La Conferenza episcopale italiana compie, "con ogni governo", una "fatica" convincere ad applicare la norma sulla parità scolastica firmata dal ministro Luigi Berlinguer, "e non da un padre della Chiesa". Lo ha affermato monsignor Diego Coletti, presidente della commissione episcopale per l'educazione, rivelando di aver espresso in merito solidarietà al ministro Maria Stella Gelmini.

I fondi pubblici alle scuole paritarie cattoliche sono "un diritto sacrosanto" e non una "elemosina".

Ogni famiglia che manda un figlio ad una scuola non statale - ha detto il vescovo di Como in una conferenza stampa in occasione dell'assemblea generale della Cei che si è svolta nei giorni scorsi in Vaticano - fa risparmiare alle casse pubbliche "dai 3.500 ai 6.000 euro all'anno".

Il finanziamento pubblico alle scuole "pubbliche non statali" è, di conseguenza, "una forma di redistribuzione a persone che ne hanno diritto".

La scuola, più in generale, "dovrebbe essere l'ultimo comparto a cui chiedere sacrifici di risorse", secondo il presule. "Non bisogna adottare solo criteri tecnico-economici, ma di valore sul futuro che vogliamo dare ai bambini", ha detto Coletti.