Le cattive interpretazioni
del concetto di autonomia didattica
secondo Israel

da Tuttoscuola, 6 giugno 2009

Il prof. Giorgio Israel, coordinatore della commissione per la formazione dei docenti, è intervenuto nel dibattito aperto da "Il Messaggero" sul riconoscimento del merito nella scuola, una questione che si riassume in una frase inquietante: "Chi tocca i fili del merito nella scuola muore".

Sul problema, osserva Israel, ci si può limitare a enunciare alcuni punti generali che gravitano attorno a due questioni: autonomia e valutazione. È sull'autonomia delle istituzioni scolastiche che il prof. Israel svolge la riflessione più interessante, se pur non del tutto originale.

"Nessuno può mettere in discussione il valore del principio dell'autonomia e sognare assurdi ritorni centralisti. Ma sarebbe poco responsabile non vedere certe direzioni sbagliate che ha preso l'applicazione dell'autonomia. Nel caso della scuola il giusto principio che un istituto possieda libertà di organizzazione e di proposta didattica è deragliato nell'idea che l'istituto sia un'azienda in lotta con altre per affermarsi in una contesa commerciale. Ne è derivata una corsa al ribasso, ovvero a chi offre condizioni migliori all'"utenza" (la famiglia) accelerandone la propensione a farsi sindacato dei figli".

Israel osserva che le cattive interpretazioni del giusto concetto di autonomia si riflettono nell'abuso dei piani di offerta formativa fino a contrabbandare attraverso lo sperimentalismo didattico nozioni prive di qualsiasi serio fondamento. Riferendosi probabilmente alla scuola di base, aggiunge che "Il tutto viene giustificato dall'idea che la scuola è un laboratorio, un perpetuo cantiere in ristrutturazione.Quando ti si dice che la decisione di insegnare una bestialità come la ‘legge dissociativa dell'addizione' dipende dalla decisione dell'interclasse siamo a un passo dalla follia di attribuire all'interclasse la delibera se il teorema di Pitagora sia giusto oppure no".

Dovrebbe essere chiaro, conclude Israel, che l'autonomia didattica può essere tanto maggiore quanto più i contenuti dell'insegnamento sono definiti sulla base di standard rigorosi e culturalmente seri.