A Sacile un ragazzo scivola in acqua mentre gioca con gli amici
Di origini senegalesi, viveva da anni in Italia insieme ai genitori

Festeggia la fine della scuola
quindicenne annega nel fiume

Un altro quindicenne a Milano cade da una tettoia
Nel capoluogo lombardo traffico bloccato dalla battaglia di uova

 la Repubblica 10.6.2009

Un incidente, forse un gioco finito male. Così è morto un quindicenne di Sacile, in provincia di Pordenone. E' l'episodio più grave di questa giornata dedicata ai festeggiamenti per la fine dell'anno scolastico. A Milano, infatti, un altro studente è caduto da una tettoia della sua scuola, rimanendo lievemente ferito.

Il ragazzo di Sacile questa mattina, insieme a un gruppo di compagni, era andato al fiume per festeggiare la fine della scuola. Si erano ritrovati per giocare in una zona, in località Foro Boario, dove sulle sponde del fiume Livenza ci sono varie spiaggette. Poi, forse per recuperare un pallone, è scivolato in acqua. Il ragazzo non sapeva nuotare e la corrente molto forte in quel tratto ha fatto il resto.

Il suo corpo è stato recuperato da una squadra di sommozzatori, a circa sei metri di profondità, nello stesso punto dove il quindicenne era caduto in acqua. I Carabinieri non escludono nemmeno l'ipotesi che il ragazzo si sia tuffato intenzionalmente, nonostante la corrente in quella zona sia molto forte. Il ragazzo, di origini senegalesi, viveva da molti anni con i genitori nella cittadina, dove frequentava la terza media.

E a Milano un quindicenne ha rischiato grosso, decidendo di celebrare la fine dell'anno scolastico uscendo dalla finestra invece che dalla porta, nella scuola media di via Pontano. E' saltato su una tettoia fuori dalla sua aula ma è scivolato, cadendo a terra. Fortunatamente il gioco pericoloso non ha avuto gravi conseguenze, e il ragazzo se l'è cavata con qualche contusione.

Intanto nel capoluogo lombardo, come da tradizione, si sono scatenati gli studenti dello storico liceo Parini, che armati di uova, schiuma e farina si sono affrontati nella classica "battaglia" di fine anno. Traffico bloccato e proteste. Nemmeno la minaccia di vedersi abbassato il voto in condotta ha fermato gli studenti, pronti a continuare la tradizione che l'anno scorso aveva visto due feriti.