GaE. ANIEF ottiene prima ordinanza positiva
su ricorso a pettine

di dall'ANIEF , 5.6.2009

DM 42/09 Sospeso

I ricorrenti ANIEF a pettine in tutte e quattro le province

Finalmente giustizia dai tribunali e dal Tar Lazio

Grazie a chi ha creduto nell'ANIEF

Dopo il primo ricorso pilota si attendono le ordinanze positive per le altre migliaia di ricorrenti

Ancora una volta la competenza dell'ANIEF, dei suoi collaboratori, dei suoi consulenti, dei suoi legali, del suo gruppo dirigente è stata premiata

I giudici del Tar Lazio hanno emanato un'ordinanza di sospensiva del Decreto Ministeriale n. 42/09 di aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento sul primo ricorso presentato dall'ANIEF, Associazione professionale e Sindacale, laddove collocava in coda i docenti che avevano scelto altre tre province aggiuntive.

La motivazione dell'ordinanza riprende la sentenza ottenuta l'anno scorso sempre
dall'Associazione contro il trasferimento in coda in altra provincia, elusa invano dal MIUR con la scelta delle altre tre province aggiuntive. Ora i ricorrenti dell'ANIEF potranno spostarsi a pettine in tutto il territorio nazionale ed essere assunti in base al merito, ovvero al punteggio di cui sono portatori. Il MIUR ha tutto il tempo di adeguarsi in quanto aveva comunicato agli USP che dovevano iniziare le operazioni relative alla compilazione delle graduatorie aggiuntive a partire dal 21 giugno.

I legali dell'ANIEF, avv. Ganci e Miceli, hanno ottenuto l'ennesima pronuncia della magistratura a favore della mobilità del personale precario e del merito coerentemente con la politica seria dell'Associazione. Le graduatorie dovranno essere fatte in tutta Italia con giustizia e onestà. Il presidente Pacifico ringrazia quanti tra soci, politici, giornalisti hanno creduto a questa battaglia culturale. L'Italia è ancora un repubblica unita senza alcuna divisione per aree geografiche che garantisce il diritto al lavoro in base al merito e no al censo o alla provenienza. Nei prossimi giorni saranno discussi gli altri ricorsi che riguardano diverse migliaia di docenti iscritti all'Anief. Rimane l'amarezza per aver chiesto per tre mesi il diritto alla mobilità territoriale senza esser ascoltati.


Forse in futuro ci sarà più attenzione a quanto chiesto dal nuovo sindacato professionale.