Criteri di valutazione, Trento ignora la Gelmini

di A. T. La Tecnica della Scuola, 4.6.2009

La nuova normativa sulla valutazione introdotta dal ministro Mariastella Gelmini non verrā applicata a Trento, dove č stato approvato il regolamento proposto da Marta Dalmaso, assessore all’istruzione della provincia autonoma trentina.

Alla fine di aprile l’assessore all’istruzione e allo sport della provincia di Trento ha proposto un regolamento autonomo, approvato nei giorni scorsi dalla Giunta. Grazie allo Statuto di provincia autonoma, nel territorio trentino i criteri di valutazione introdotti dalla Gelmini non saranno applicati. Ad esempio, per tutto il percorso scolastico, dalla scuola primaria all’ultimo anno delle scuole di istruzione secondaria di II grado si utilizzano giudizi articolati (altro che voti in decimi persino alle elementari!) e gli studenti vengono promossi dal consiglio di classe in caso di “valutazione complessivamente sufficiente”.

E a Trento non sussiste neppure la possibilitā di essere bocciati per l’insufficienza in condotta. Il regolamento della provincia autonoma di Trento - che vale solo per quest’anno, ma sicuramente l’assessore Marta Dalmaso lo riproporrā anche per il futuro - prevede, infatti, per quanto riguarda il comportamento, una “valutazione della capacitā relazionale” con “funzione educativa e formativa” che non influisce sulla promozione dell’alunno. A tal proposito, Marta Dalmaso respinge le accuse di “buonismo” e sottolinea come il cinque in condotta rappresenti “una scorciatoia”, mentre č necessario “guardare i problemi in faccia e aiutare i ragazzi a fare altrettanto”.