ItaliaOggi anticipa i contenuti del decreto Il nuovo prof? Plurispecializzato Così evita di perdere il posto nel caso di tagli alle cattedre Antimo Di Geronimo, ItaliaOggi 16.6.2009 Rendere più facili i passaggi di cattedra e di ruolo, per ricollocare i docenti soprannumerari e ridurre al minimo gli esuberi. E' questa la ricetta di viale Trastevere per cercare di tamponare gli effetti dei tagli della Finanziaria di quest'anno. E per non farsi trovare impreparato a reggere l'urto degli esuberi, il ministero dell'istruzione ha già preparato una bozza di decreto, che prevede l'accorpamento di molte classi di concorso. Il che vuol dire che chi prima poteva insegnare solo una materia, dopo l'entrata in vigore del nuovo decreto, potrà insegnarne anche altre. Insomma una specie di offerta speciale: paghi una e prendi 3. Anzi, anche più di 3. Fa eccezione solo la musica: i docenti di questa disciplina, anche se in possesso del diploma di strumento musicale e, dunque, delle competenze necessarie, non potranno insegnarlo. Non così le altre discipline, per le quali la spendibilità delle abilitazioni aumenterà di molto. E se i docenti interessati non avranno le competenze necessarie per insegnare le altre materie comprese nel pacchetto, il ministero ha già pronta la soluzione: i corsi di riconversione professionale. In pratica si tratterà di corsi che serviranno a consentire ai docenti interessati di acquisire le competenze mancanti nel loro bagaglio culturale, così da permettere l'insegnamento delle nuove discipline originariamente non comprese nell'abilitazione posseduta. I corsi di riconversione saranno gestiti dagli uffici scolastici regionali e saranno finanziati con i fondi destinati alla formazione dei docenti. Non sono previsti, dunque, fondi aggiuntivi e, quasi certamente, le università resteranno fuori dall'organizzazione dei corsi. In ogni caso, i corsi di riconversione non riguarderanno solo i docenti. E le classi di concorso interessate saranno individuate con un ulteriore decreto ministeriale. Il personale docente in possesso di abilitazione o di idoneità per le classi di concorso del vecchio ordinamento conserverà comunque il diritto a permanere nelle graduatorie ad esaurimento, che non saranno rielaborate per effetto della rivisitazione delle classi di concorso. I docenti già inclusi, dunque, continueranno a concorrere per le assunzioni a tempo indeterminato e a tempo determinato, su cattedre o posti che saranno individuati dal ministero secondo le classi di concorso del pregresso ordinamento. La stessa cosa vale per le assunzioni a tempo indeterminato degli aspiranti inclusi nelle graduatorie dei concorsi ordinari indetti con il decreto ministeriale 23 marzo 1990, il decreto dirigenziale del 31 marzo1999 e il decreto dirigenziale del 1 aprile 1999. Gli aspiranti docenti già inseriti nella III fascia delle graduatorie di istituto conserveranno il diritto a permanere nelle stesse graduatorie fino al conseguimento dell'abilitazione per la classe di concorso di nuova istituzione. E continueranno ad avere titolo all'attribuzione di cattedre e posti relativi agli insegnamenti per i quali risulteranno in possesso dei titoli di accesso, prima previsti. La tabella di corrispondenza tra abilitazioni e ambiti disciplinari (allegato 2 al decreto ministeriale 354 del 10 agosto 1998) conserverà la sua validità solo per la mobilità e le utilizzazioni dei docenti, già abilitati nelle classi di concorso del pregresso ordinamento. Il ministero dell'istruzione, inoltre, potrà comunque apportare eventuali integrazioni e modifiche alle nuove classi di concorso, quando la riforma della scuola secondaria di II grado entrerà a regime. Ovvero nel 2013. |