La scuola vista dai giovani adulti da Tuttoscuola, 8 giugno 2009 L'associazione TreElle ha pubblicato una ricerca dal titolo "La scuola vista dai giovani adulti", condotta su un campione rilevato in tre città: Bologna per il nord, Siena per il centro, Lecce per il sud, tra giovani fra i i 19 e i 25 anni. Dall'indagine risulta un giudizio nell'insieme positivo sulla scuola e, in parte, sugli insegnanti. La maggioranza dei giovani intervistati, infatti, si ritiene 'abbastanza soddisfatta' dell'esperienza scolastica vissuta. Il livello di soddisfazione aumenta al crescere del livello culturale della famiglia d'origine, desunta dal titolo di studio dei genitori, e della votazione conseguita all'esame di maturità per il conseguimento della laurea. Più in particolare, "l'aspetto specifico che ha procurato maggiore soddisfazione ai giovani attiene ai rapporti intrattenuti con i compagni di studio; seguono l'interesse per le materie insegnate, la competenza didattica degli insegnanti e i rapporti personali con gli insegnanti. Più critici i giudizi sulla qualità dei testi di studio e su aule e strutture scolastiche". Complessivamente, la maggiore soddisfazione riguarda l'interesse delle materie e la competenza didattica dei docenti, "ossia le caratteristiche più strettamente connesse all'efficacia didattica e alla funzione conoscitiva dei processi di istruzione". Non manca nella ricerca una classifica sull'utilità delle materie scolastiche insegnante a scuola: a primeggiare è l''inglese, seguito da italiano e informatica che battono dunque la matematica, preceduta anche da diritto, economia, storia e seguita dalle scienze. La meno importante? Musica e subito dopo filosofia. Per non parlare di latino e greco, che andrebbero resi solo facoltativi. La scuola inoltre viene riconosciuta come luogo di crescita e di realizzazione, per il 90% degli intervistati, ma non trasmette né valori e ideali diversi da quelli assimilati in famiglia, né competenze utili per gestire problemi pratici. |