Approvazione definitiva per le nuove norme con
281 sì, 196 no e 28 astenuti
Atenei, il decreto diventa legge la Repubblica 8.1.2009
ROMA - L'aula
della Camera ha approvato in via definitiva il decreto Gelmini
sull'università. I voti a favore sono stati 281, i contrari 196 e
gli astenuti 28. Ieri sera la Camera aveva votato la fiducia al
governo sul decreto, che sarebbe decaduto domani. "Un'occasione persa". E' dura invece la reazione dell'opposizione, con la vicecapogruppo del pd Marina Sereni: "L'università va cambiata - dice - ma gli organismi internazionali- continua sereni- ci dicono che la spesa per l'università del nostro paese è sottostimata", il contrario quindi degli sprechi raccontati dal governo attraverso "una campagna propagandistica condotta contro gli atenei". La realtà, conclude Sereni, è che con i tagli del decreto 112 l'anno prossimo "anche gli atenei virtuosi non saranno in grado di funzionare". Fa eco il ministro ombra del Pd Mariapia Garavaglia: "L'università italiana soffre di una crisi che non sarà certo il provvedimento approvato oggi, con le sue misure insufficienti e in alcuni casi anche peggiorative, a riportare ad una situazione di normalità gli atenei. Serve invece una rapida azione in profondità che nessun decreto è in grado di garantire".
Di "autentica
svolta" parla la maggioranza. E il senatore Pdl Giuseppe Valditara
spiega: "Il provvedimento applica per la prima volta nella pubblica
amministrazione in tema di retribuzioni il principio meritocratico e
introduce il merito e la competenza nella formazione delle
commissioni di concorso. Inoltre - prosegue il parlamentare del Pdl
- vengono premiate le Università che raggiungano i migliori
obiettivi in termini di ricerca e di didattica; e viene introdotto
un criterio di trasparenza con l'anagrafe delle pubblicazioni". |