Scuola, caos e disorientamento
ecco il tranello iscrizioni
di Maristella Iervasi, l'Unità
31.1.2009
Eccoci qua «ai fatidici 6 anni di mio figlio Patrizio. Devo scegliere
per lui la scuola elementare. Ma proprio la Gelmini mi doveva
capitare?». Stefania del quartiere Garbatella, a Roma, è arrovellata
da mille dubbi, derivanti proprio dalla riforma del ministro.
Identico dramma per Francesca dell’Ardeatino-Tor Marancia. Il tour
de force per iscrivere Riccardo alla prima media ha prodotto finora
solo un salto nel buio. Non per colpa dei presidi e gli insegnanti
delle cinque scuole open-day della capitale che ha visitato. Bensì
per l’incognita Gelmini che aleggia su tutto.
Dalle risorse agli istituti, ridotte all’osso - come ha denunciato il
sindacato Flc-Cgil -, ai tranelli sui moduli dell’iscrizione
predisposti dal ministero. Fino allo stravolgimento delle classi per
chi è ad un passo dalla licenza media: italiano ridotto a 9 ore
frontali e un’ora in meno anche per Tecnologia, l’ex educazione
tecnica.
I tranelli sull’iscrizione. Per
la primaria la domanda è formulata in modo tale da far «cadere» i
genitori nella rete del maestro unico: le famiglie scelgono ma
devono indicare l’ordine di preferenza. Perché? Alle medie tra i
quesiti irrisolti c’è quello dell’inglese potenziato, che le
famiglie possono scegliere a discapito delle 2 ore di francese,
spagnolo o tedesco. «Sulle lingue comunitarie si è fatto un passo
indietro - spiega la dirigente Anna Maria Luperto della Moscati -.
Chi opterà per le 5 ore di british difficilmente avrà lo stesso
insegnante». Non solo: lo studente non potrà più tornare indietro,
non potrà cambiare se scoprisse di non essere portato per le lingue.
Gelmini docet.
E non finisce qui. Tempo scuola
sforbiciato alle medie. Con un’ora di approfondimento che molte
scuole «leggono» nella nuova materia Educazione e Costituzione. Ma
non sanno cosa rispondere alla domanda dei genitori: chi la
insegnerà? A Torino come a Viterbo sono orientati a far ruotare in
tutta la scuola un solo insegnante. «Sarà una mortificazione» -
commenta la preside Luperto. Un rebus che verrà risolto all’inizio
del nuovo anno scolastico: la Gelmini gli organici alle scuole li ha
fatti slittare di un mese: li assegnerà entro il 31 agosto.
Caos e disorientamento. E non
c’è certezza neppure per le classi successive alle prime. Un bambino
che oggi frequenta la la 4° elementare a settembre prossimo potrebbe
trovare una scuola diversa: se la sua classe funzionava a modulo non
avrà più i 3 insegnanti abituali. Sono state cancellate tutte
compresenze, tempo pieno compreso. E il professor Giovanni Impegnoso
del 145° circolo, non nasconde un altro rischio: «Potrà capitare che
una futura terza o seconda funzionerà con uno spezzatino d’ore di
maestri». Alla scuola della Garbatella, meglio nota come la scuola
dei Cesaroni, c’è un boom di domande per il tempo-pieno. E il
dirigente scolastico ha escogitato una proposta per non lasciare
scontenti i genitori. Allarmatissime le mamme, che rivelano:
«Vogliono proporci un tempo pieno di 37 ore settimanali più altre 3
ore a pagamento». In pratica i bambini fino al giovedì uscirebbero
alle 16.30, il venerdì alle 13.30. Ma chi volesse potrà restare a
scuola per frequentare un doposcuola, purché i genitori paghino il
docente.
E le polemiche non finiscono qui. C’è chi non vuole saperne di
impoverire la didattica del proprio figlio nell’anno della licenza
media o elementare. Così il tam-tam su Internet ha raggiunto le
famiglie di tutt’Italia. «Chiedete il mantenimento dell’attuale
assetto organizzativo, orario e didattico delle classi già avviate»,
si legge sul sito coordinamentogenitoriscuolemyblog.it. «È un nostro
diritto».