Gelmini, telecamere e disciplina Giovani troppo soli, la famiglia non basta La Stampa 19.1.2009
ROMA «Le telecamere sono un deterrente in più, osserva il ministro» e gli istituti hanno l’autonomia di usare l’occhio elettronico« ma il problema a suo avviso va affrontato in modo più ampio, «lo studente deve imparare anche l’educazione, uno stile di vita basato sul rispetto degli insegnanti e degli altri compagni». «I giovani sono sempre più soli - osserva Gelmini e c’è un deficit di dialogo tra scuola e genitori. È un trend che vogliamo cambiare«, inoltre il ministro vuole »rilanciare lo sport a scuola affinché i ragazzi passino meno ore davanti al computer e facciano più esercizio fisico« poi »l’introduzione dell’educazione civica: materia fondamentale per favorire tra i giovani una corretta convivenza».
Infine a proposito
delle critiche dell’Ue per aver dato troppo peso all’inglese a
scapito delle altre lingue straniere, il ministro risponde: «A
Bruxelles mi piacerebbe vedere la stessa solerzia quando si tratta
di difendere la lingua italiana». |