Le anticipazioni sul fronte del contratto
mobilità: Saltano le cattedre salvaguardia Alle superiori nessuna tutela per evitare soprannumerari Carlo Forte, ItaliaOggi 20.1.2009
Il termine per la presentazione delle domande di trasferimento per
il personale della scuola dovrebbe essere fissato al 20 febbraio
prossimo. Il condizionale è d'obbligo perché il contratto non è
stato ancora firmato e la strada da percorrere è ancora tutta in
salita. Il nodo principale è la mobilità d'ufficio che
l'amministrazione vorrebbe estendere anche ai passaggi di cattedra e
di ruolo, contro il parere dei sindacati. Se questa clausola dovesse
essere stipulata, infatti, la diretta conseguenza sarebbe quella che
l'amministrazione potrebbe trasferire d'autorità i docenti
soprannumerari anche da un ordine di scuola ad un altro (s vieda IO
del 30 dicembre scorso). E ciò determinerebbe un vero e proprio
demansionamento oltre che un forte ampliamento del potere
dell'amministrazione in una materia che rientra nel rapporto di
lavoro. E che fino ad ora non è stata ancora toccata dall'effetto
Brunetta come invece è stato per le assenze per malattia. La bozza
di contratto che è stata presentata nell'incontro del 13 dicembre
scorso, però, prevede esplicitamente la mobilità d'ufficio anche per
la mobilità professionale. E a ciò aggiunge anche una serie di nuove
regole in vista degli esuberi che ci saranno per i tagli scaturenti
dalla riforma della scuola. L'operazione a 18 ore
Tra questi, i primi ad essere attuati saranno quelli che riguardano
il riempimento delle cattedre delle superiori a 18 ore. Che fino ad
ora era stato attuato solo se, a seguito della riconduzione a 18
ore, non si fossero verificate situazioni di soprannumerarietà.
Quest'anno, invece, è stata eliminata la norma che prevedeva questo
divieto (e che imponeva la costituzione delle cosiddette cattedre di
salvaguardia). E dunque, l'amministrazione centrale prevede di
tagliare 2mila cattedre già solo con questa operazione. A ciò si
aggiunge il problema del dimensionamento delle istituzioni
scolastiche che, però, stenta a decollare. Nel frattempo i tecnici
di viale Tratevere hanno predisposto due percorsi di ricollocamento
degli esuberi. Ed è proprio questo il pomo delle discordia che sta
ritardano le operazioni di stipula del contratto. Il nodo degli esuberi
I docenti della scuola primaria rimasti in esubero sull'organico
provinciale, insieme con i docenti che, per qualsiasi motivo, al
termine delle predette operazioni di mobilità dovessero risultare in
esubero sull'organico provinciale, dovrebbero partecipare d'ufficio
alle operazioni di mobilità professionale verso il ruolo provinciale
della scuola dell'infanzia. Sempre però tenendo presente le
preferenze espresse dagli interessati. E' bene precisare, peraltro,
che prima di disporre il passaggio di ruolo d'ufficio,
l'amministrazione proverebbe comunque a ricollocare il docente
interessato nello stesso ordine di scuola e solo in subordine,
qualora non dovessero esserci altre possibilità, procederebbe alla
mobilità professionale d'autorità. Graduatoria unica
La stessa cosa dovrebbe valere anche per i docenti delle scuole
secondarie di I e II grado nei confronti dei quali sarà disposto il
passaggio di cattedra o di ruolo per tipologie di istruzione e gradi
diversi per i quali l'interessato dovesse essere in possesso dei
titoli previsti. I docenti delle secondarie, inoltre, in caso di
dimensionamento delle istituzioni scolastiche, dovrebbero confluire
in un'unica graduatoria suddivisa per classi di concorso. L'elenco
comprenderà tutti i docenti titolari delle istituzioni scolastiche
coinvolte nel provvedimento di dimensionamento e dovrebbe essere
utilizzato dall'ufficio scolastico provinciale, prima delle
operazioni di mobilità, per individuare i docenti soprannumerari in
rapporto ai posti complessivi derivanti dalla somma degli organici
delle istituzioni scolastiche coinvolte. I docenti non perdenti
posto dovrebbero essere assegnati con priorità sui posti della
scuola di precedente titolarità e, in subordine, sui restanti posti
rimasti liberi in una delle scuole derivanti dalla stessa operazione
di dimensionamento. I docenti individuati come soprannumerari,
invece, dovrebbero trasferiti d'ufficio. |