Gelmini: "Scuole sicure, è priorità"

Priorità assoluta per la messa in sicurezza delle scuole: il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini l'aveva già annunciato nel novembre scorso davanti al liceo di Rivoli dove il crollo di un controsoffitto uccise un diciassettenne.

Natalia Poggi, Il Tempo 30.1.2009

Lo ha ripetuto ieri mattina nell'illustrare il piano nazionale d'intesa con gli enti locali per l'edilizia scolastica che prevede entro sei mesi il check up completo (strutturale e non strutturale) di tutti gli edifici scolastici, circa 45.000 scuole. Per la prima volta il Ministero avrà un'anagrafe degli edifici scolastici e soprattutto per la prima volta è stata superata la frammentazione delle competenze. Sulla tempistica, poi, Gelmini è stata categorica: «Entro 10 giorni dalla pubblicazione dell'intesa in ogni regione si dovranno costituire gruppi di lavoro composti da rappresentanti locali del settore. I gruppi nomineranno delle squadre tecniche con il compito di compilare la scheda di rilevazione attraverso un sopralluogo. Se entro 40 giorni non saranno stati costituiti i gruppi di lavoro e la squadra tecnica, lo farà il prefetto».

L'operazione dovrà concludersi entro l'estate così da poter predisporre un piano di finanziamento per le ristrutturazioni. La sicurezza degli edifici scolastici riguarda circa nove milioni di persone tra studenti e lavoratori. Se nel corso delle ispezioni dovessero emergere situazioni di particolare criticità, da mettere in pericolo l'incolumità degli alunni, gli interventi saranno immediatamente attivati. La Gelmini ha voluto poi puntualizzare che «il lavoro di dimensionamento della rete degli istituti sul territorio non comporterà la chiusura di seimila scuole, come si è detto, ma di 3.300. Tra l'altro - ha sottolineato Gelmini - sono proprio le piccole scuole le più trascurate nella manutenzione e quindi più insicure». Per quanto riguarda i finanziamenti per il 2009 è previsto un Piano analogo a quello deciso quest'anno pari a 300 milioni di euro. Altri altri 100 milioni, grazie a un'intesa tra ministero e Inail per l'adeguamento a norma.