Milano, botte all'insegnante:
la mamma non si pente.

 Blogosfere, 24.1.2009

Non è pentita la donna che ha spedito all'ospedale un'insegnante in una scuola di Quarto Oggiaro con calci e pugni tanto da provocarle danni guaribili in 5 giorni.

"Le ho solo dato due schiaffi non l'ho massacrata. La mia bambina è arrivata a casa dicendo che era stata schiaffeggiata dalla prof"

Allora gli altri lividi se li sarà fatti cadendo. Non è la prima volta che un genitore si "vendica" di un'insegnante, ma così è davvero il Far West. Non scelgono il dialogo, la soluzione pacifica, no. Partono in quarta con atti violenti davanti ai loro figli, mostrando quindi che l'unica soluzione per i problemi della vita sono le botte.

La donna è una barista di 29 anni (arrestata l'anno scorso per spaccio) e ha aggredito l'insegnante insieme alla madre di 50 anni, rimendiando una bella denuncia per violenza privata e danneggiamento aggravato.

Una vera e propria spedizione punitiva. Il motivo lo spiega Repubblica

L'aggressione all'insegnante parte proprio da un rimprovero all'ora di pranzo, a mensa, quando la bambina prende una brocca colma d'acqua e la versa volontariamente per terra. L'insegnante le chiede di smettere ma l'alunna continua a versare l´acqua ridendo: così la prof, 41enne, si avvicina, la prende per il braccio e la obbliga a smettere. Poi, una volta tornati in classe, un altro rimprovero. «Fatti i fatti tuoi» risponde sfottente la studentessa, ed è in quel momento che - secondo la testimonianza di qualche compagno - l'insegnante con un gesto stizzito più che violento colpisce la sua alunna con un leggero schiaffo

La reazione del genitore è stata decisamente esagerata. Di solito si sente dire "quando ero piccolo/a io se un'insegnante mi sgridava o mi dava una nota, quando andavo a casa prendevo anche il resto". Invece qui si fa prima a farsi giustizia da sè.

Le insegnanti sono purtroppo rassegnate

"Non è la prima volta che subiamo aggressioni, siamo abituate ad andare avanti"

Meno male che stavolta passava una volante.