Il testo del regolamento approvato il 18 dicembre 2008
sulla nuova scuola primaria attende i pareri della Conferenza Unificata, del Cnpi
e soprattutto del Consiglio di Stato che certamente potrebbe fare definitiva chiarezza su quello che l'art. 4 della legge 169/08 voleva effettivamente intendere.

Senza il nuovo contratto
non decolla il maestro unico

 ItaliaOggi 6.1.2009

Il testo del regolamento approvato il 18 dicembre 2008 sulla nuova scuola primaria attende i pareri della Conferenza Unificata, del Cnpi e soprattutto del Consiglio di Stato che certamente potrebbe fare definitiva chiarezza su quello che l'art. 4 della legge 169/08 voleva effettivamente intendere. Sia quando prevedeva che «le istituzioni scolastiche costituiscono classi affidate ad un unico insegnante e funzionanti con orario di ventiquattro ore settimanali»; sia quando scriveva che «nei regolamenti si tiene comunque conto delle esigenze, correlate alla domanda delle famiglie, di una più ampia articolazione del tempo-scuola».

Ma anche che è necessario definire il trattamento economico dovuto all'insegnante unico della scuola primaria, per le 2 ore di insegnamento aggiuntive rispetto all'orario d'obbligo di insegnamento stabilito dalle norme contrattuali vigenti. La legge prevede che per il 2009, nella misura determinata a seguito di una specifica sequenza contrattuale, si provvederà ai relativi pagamenti, in attesa di acquisire gli effetti economici dei tagli all'organico, a valere sulle risorse del fondo d'istituto delle istituzioni scolastiche. Ne consegue che il maestro unico non potrà operare dal prossimo anno scolastico senza una preventiva definizione contrattuale della materia.