Governo e regioni trovano
l'intesa sul ridimensionamento

 La Stampa 29.1.2009

ROMA
Raggiunta l’intesa, in conferenza Unificata tra Regioni, Autonomie locali e Governo sullo schema di regolamento circa il dimensionamento degli istituti scolastici. Via libera, con parere unanime anche al delicato tema dell’edilizia scolastica. Ma un no a maggioranza sulla scuola primaria. È questo il risultato del lungo confronto che si è da poco concluso tra il Governo, le Regioni e le altre Autonomie locali presso il dicastero dei rapporti con le Regioni dove, appunto, ha istituzionalmente sede la conferenza Unificata.

Quanto al dimensionamento degli istituti scolastici resta l’obiettivo di risparmiare 89 mln di euro per il biennio 2010-2011 ma, l’accordo raggiunto, consentirà che i criteri dei tagli vengano condivisi con le autonomie locali in un accordo che verrà siglato entro il 15 giugno prossimo. Non si parla dunque più di un taglio del 50% dei plessi scolastici sottodimensionati.

«Non si tratterà - spiega il coordinatore degli assessori regionali all’istruzione, Silvia Costa - di una sforbiciata netta, ma si stabilirà, insieme alle autonomie, come e dove intervenire». Fermo restando l’obiettivo di risparmio, le autonomie locali potranno decidere di non accorpare i plessi e di scegliere un’altra strada per attuare i tagli.

Quanto al disco verde alla edilizia scolastica, Regioni, autonomie locali e ministero dell’Istruzione hanno trovato l’intesa a una ricognizione per avviare un monitoraggio dello stato in cui versano gli edifici scolastici. Accordo che prevede, entro sei mesi, alla realizzazione di una base informativa tesa ad integrare i dati dell’anagrafe dell’edilizia scolastica per poter avviare il piano straordinario per la sicurezza degli istituti. Solo al termine del monitoraggio prenderà il via un piano di interventi straordinari. Mancato accordo a maggioranza, otto regioni su cinque, invece, sul regolamento della scuola primaria. Regioni ed autonomie locali hanno espresso un voto differenziato.

«È stato un lavoro molto impegnativo - ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani - ma alla fine abbiamo ottenuto un risultato importante. La questione del dimensionamento è stata rinviata ad una intesa, come noi avevamo chiesto, ora dobbiamo fare in modo che il diritto all’istruzione sia garantito ovunque nel paese». Per il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi con gli accordi di oggi, «si rispetteranno i vincoli di finanza pubblica e, nel contempo, si darà la possibilità alle regioni di operare, in modo autonomo, sulle scelte da effettuare». Secondo il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, «abbiamo svolto oggi un lavoro molto positivo», spiega riferendosi ai risultati raggiunti circa l’edilizia scolastica e il dimensionamento.