Scuola

Governo e regioni trovano
intesa su dimensionamento

Soddisfazione reciproca: tagli fissati in 89 mln entro 2010-11
Entro il 15 giugno ulteriore intesa per modalità tagli locali

ApCOM, 28.1.2009

Roma, 28 gen. (Apcom) - Governo e Regioni hanno in serata trovato l'accordo sul regolamento per il dimensionamento e l'edilizia scolastica, mentre la maggioranza dei governatori (otto su sei) si sono opposti al piano di regolamento sulla scuola primaria: è questo il risultato che giunge dall'incontro al ministero degli Affari regionali tra i i ministri Fitto e Gelmini e i rappresentanti del dicastero dell'Economia da una parte, e i rappresentanti degli enti locali dall'altra.

Come preannunciato nel pomeriggio dalla Conferenza delle Regioni c'è stato parere unanime, anche da parte dei Comuni, sulla costituzione di gruppi di lavoro tecnici sui rischi locali derivanti da strutture edilizie scolastiche non sicure: la novità è che tra sei mesi (chi sforerà perderà la competenza a favore dei prefetti) dovranno essere resi noti i risultati delle rilevazioni riguardanti aspetti non strutturali (come lampadari e controsoffitti).

La maggiore soddisfazione è giunta però sul dimensionamento: dopo che le regioni si sono rifiutate di ridurre il 50% delle scuole sottodimensionate entro due anni, il governo ha proposto il tetto di tagli di 89 milioni di euro entro il 2010-11. E i governatori hanno accettato strappando però la concessione di poterlo gestire a livello locale attraverso una certa flessibilità.


L'accordo prevede che entro il 15 giugno verrà definita un'intesa ulteriore che definirà nello specifico le modalità dei tagli da adottare: in ogni caso, fissati i paletti, l'ultima parola spetterà alle istituzioni locali (comuni, province e regioni). "La novità di cui possiamo andare fieri - ha sottolineato Silvia Costa, coordinatore degli assessori regionali all'istruzione - è che con questo accordo sarà possibile salvare anche scuole con pochi iscritti ma dall'utilità estrema perchè situate in zone particolari e a volte isolate. L'importante è che la sede a cui farà capo la scuola sottodimensionata rientri nei nuovi parametri da definire".

Soddisfatto anche il ministro per i rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto: "abbiamo raggiunto un importante risultato con il voto favorevole al regolamento sul dimensionamento: dopo un lungo lavoro è stata trovata l'intesa attraverso la condivisione piena di tutte le autonomie alla direttiva sull'edilizia scolastica". Per il presidente delle Conferenza delle Regioni "è stato sicuramente rafforzato in pieno il dimensionamento come avevamo posto noi all'inizio, ma rimane sicuramente la necessità di lavorare molto nei prossimi mesi".

I governatori sono riusciti, durante l'incontro, a far eliminare anche alcuni emendamenti del governo che prevedevano dimensionamenti anche attraverso operazioni sfavorevoli agli studenti: "come ad esempio - spiega l'assessore Costa - lo sforamento dei tetti massimi di studenti per classe in caso di presenza di ragazzi disabili".