Annuncio dei ministri dell'Istruzione Gelmini e degli
Affari regionali Fitto
"Priorità per il governo. Saranno stanziate risorse molto
importanti"
Scuola, indagine sulla sicurezza
per 45mila istituti entro sei mesi
Interessate nove milioni di persone,
tra docenti, personale amministrativo e alunni
Gli studenti: "Speriamo che i proclami
non rimangano senza seguito come con la Moratti"
la
Repubblica 29.1.2009
ROMA - Entro sei
mesi sarà completata una ricognizione del livello di sicurezza degli
edifici scolastici che consentirà di stilare una classifica delle
priorità degli interventi. Lo ha annunciato il ministro
dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, nel corso della conferenza
stampa tenuta assieme al collega degli Affari regionali, Raffaele
Fitto, per illustrare l'intesa raggiunta nel corso della Conferenza
unificata di ieri tra governo e autonomie locali. Cauti gli
studenti: "Ci auguriamo che i proclami non rimangano senza seguito".
L'annuncio della Gelmini.
"L'accordo firmato ieri dagli enti locali - ha spiegato la Gelmini -
prevede la costituzione, entro 10 giorni dalla firma dell'accordo,
di gruppi di lavoro in ogni regione composti da rappresentanti dei
provveditorati per le opere pubbliche, dall'ufficio scolastico
regionale, dai dirigenti scolastici interessati dall'Anci, dall'Uncem,
dall'Upi. Entro 25 giorni questi gruppi nomineranno delle 'squadre
tecniche' con il compito di compilare la scheda di rilevazione dati
di tutte le scuole attraverso un sopralluogo".
"Se - ha aggiunto
il ministro - entro 40 giorni i gruppi non saranno stati costituiti
dalla squadra tecnica, lo farà il prefetto. Le operazioni dovranno
concludersi entro 6 mesi". Le squadre tecniche informeranno quindi
l'istituzione locale competente, segnalando eventuali criticità ed
interventi da eseguire e invierà al ministero, attraverso le regioni
la descrizione dei dati non strutturali. Qualora, nel corso delle
ispezioni dovessero emergere situazioni tali da mettere in pericolo
l'incolumità degli alunni, verranno immediatamente attivati i
necessari interventi di messa in sicurezza da parte degli Enti
locali competenti e dei vigili del fuoco.
La messa in
sicurezza riguarda nove milioni di persone, tra docenti, personale
amministrativo e alunni, e 45.000 scuole. I ministri hanno
assicurato che questo tema per il governo "rappresenta una priorità
assoluta" e di conseguenza le risorse che saranno stanziate saranno
sicuramente "molto importanti". A conferma di ciò la previsione nel
decreto anti-crisi di una quota delle risorse dei Fas (Fondo aree
sottoutilizzate) nazionali.
Altri stanziamenti sono già stati individuati: 300 mln di euro per
il 2008 e una cifra analoga per il 2009 (fondi del ministero, delle
Regioni e degli Enti locali); altri 100 mln, grazie a un'intesa tra
ministero e Inail; il 5% del Fondo per le infrastrutture strategiche
e 20 mln di euro annui provenienti dai risparmi delle spese della
politica.
Gli studenti. "Ci auguriamo che
i proclami sull'edilizia scolastica fatti oggi dal ministro Gelmini
non rimangano senza seguito", afferma l'Unione degli studenti
ricordando che "già dai tempi del ministro Moratti si era avviato un
piano di 'anagrafe dell'ediliza scoalstica' mai concluso e che non
ha portato nessun miglioramento concreto, basti vedere l'ultima
tragedia di Rivoli"."Ci auguriamo - aggiunge l'Uds - che
l'intesa ora raggiunta dal ministero con gli enti locali possa
realmente individuare le situazioni di pericolosità e che da subito
siano stanziati adeguati fondi per mettere a norma le tante scuole
attualmente inagibili a norma della legge 626. Chiediamo che in tale
percorso siano coinvolti anche gli studenti: la campagna 'edilizia
precaria' lanciata dall'Uds a seguito dell'episodio di Rivoli ha già
raccolto molti questionari inviati dai ragazzi sullo stato dei loro
edifici scolasti. I dati che stanno emergendo - concludono gli
studenti - sono preoccupanti e li renderemo presto noti".