Oggi la riforma dell'università diventa legge

Ieri il governo ha incassato la fiducia della Camera
sul decreto Gelmini di riordino dell'università

da Tuttoscuola, 8 gennaio 2009

Diventerà legge oggi la riforma dell'università fortemente voluta dal ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Mariastella Gelmini, dopo il voto finale di Montecitorio, e i connessi ordini del giorno e le dichiarazioni di voto (che saranno trasmesse in diretta televisiva).

Ieri sera intanto sempre alla Camera il governo ha incassato la fiducia posta sul riordino dell'Università, con i voti favorevoli (302) del Pdl e della Lega, quelli contrari dell'Idv, del Pd e dell'Udc (228), e le astensioni di due rappresentanti delle minoranze linguistiche.

Nel voto di oggi probabilmente la ripartizione dei voti rimarrà invariata, anche se l'Udc alla fine potrebbe orientarsi per un voto di astensione.

Per effetto della nuova riforma, cambiano molte cose: le norme anti-baroni introducono una verifica sull'attività di ricerca effettivamente svolta dai docenti; nella gestione dei concorsi universitari viene introdotto il sorteggio dei commissari e nell'assegnazione dei fondi agli atenei è previsto un vantaggio per quelli "virtuosi" e una penalizzazione per quelli più "spendaccioni".

È previsto inoltre il blocco delle assunzioni per le università che chiudono i bilanci annuali in rosso: quelle che spendono più del 90% dei finanziamenti statali (Fondo di Finanziamento Ordinario) in spese per il personale non potranno bandire concorsi per docenti, ricercatori o amministrativi.