La Fish: ''No a classi numerose con alunni disabili: Alla vigilia della riunione della Conferenza unificata, la richiesta al governo di eliminare la discrezionalità nell'aumento del numero di alunni delle classi che hanno un disabile: ''Così si affossa il livello dell'inclusione scolastica'' da Il Redattore Sociale, 27.1.2009 ROMA - Eliminare dallo schema di regolamento sugli organici e la formazione delle classi la possibilità che l'amministrazione scolastica possa aumentare in modo del tutto discrezionale il numero di alunni nelle classi che hanno al loro interno uno studente con disabilità. E' la richiesta che la Federazione italiana per il superamento dell'handicap (Fish) invia al governo alla vigilia della riunione della Conferenza Unificata convocata per domani dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e nel corso della quale di discuterà anche della riorganizzazione della rete scolastica e la revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione. Una richiesta che è già stata più volte inoltrata al ministro dell'istruzione e che finora è rimasta senza alcuna risposta. Nel corso della riunione, il confronto - si legge in una nota della Fish - riguarderà "lo schema di regolamento sugli organici e la formazione delle classi, in attuazione dell'articolo 64 del Decreto Legge 112/08, convertito dalla Legge 133/08, nel quale vengono affrontati alcuni aspetti che potrebbero pregiudicare la qualità dell'inclusione scolastica di moltissimi alunni con disabilità". Fa notare la Fish che all'articolo 7, comma 2 di tale schema si legge che "le classi frequentate da alunni con disabilità non possono avere, di norma, più di 20 alunni", ma nel successivo comma 3 si afferma in contrasto con questo principio che: "le classi e le sezioni delle scuole ed istituti di ogni ordine e grado che accolgono alunni con disabilità possono essere costituite anche in deroga al limite previsto dal comma 2". "E' evidente - è il commento della Federazione - come le previsioni del comma 3 vanifichino quanto stabilito dal precedente comma 2, in quanto risulta in maniera chiara la assoluta discrezionalità attribuita all'amministrazione scolastica nell'aumentare il numero di alunni anche nelle classi con al loro interno uno studente con disabilità". Ecco dunque che "come precedentemente sollecitato al Ministro dell'Istruzione, senza ricevere risposte a riguardo", la Fish invita nuovamente il governo "ad eliminare dal testo in discussione il citato comma 3 dell'articolo 7".
A proposito della riunione della Conferenza Unificata (sede congiunta
della Conferenza Stato-Regioni e della Conferenza Stato-Città ed
autonomie locali) la Fish chiede inoltre che gli enti locali
facciano proprie "le richieste del movimento per i diritti delle
persone con disabilità, per contrastare il serio rischio che con il
via libera a classi eccessivamente numerose venga affossato il
livello della qualità della inclusione scolastica e di tutto il
sistema di istruzione italiano".
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