Gli anticipi nelle scuole dell’infanzia
ostacoleranno le sezioni primavera?

da Tuttoscuola, 29 gennaio 2009

La recente circolare sulle iscrizioni prevede che "saranno promosse iniziative volte a proseguire, in collaborazione con le Regioni e con gli Enti Locali, l'esperienza delle "sezioni primavera". Un impegno un po' generico per assicurare un futuro sicuro per la nuova offerta educativa ancora in fase sperimentale. Nello schema di regolamento attualmente in fase consultiva la previsione è più o meno simile. Il futuro delle sezioni primavera passa soprattutto dalla consistenza dei finanziamenti che lo Stato (ministero dell'istruzione per primo) vorrà o potrà assicurare.

Ma il ministero dell'istruzione quest'anno dovrà far ricorso a tutte le disponibilità finanziarie in materia previste dall'articolo 7 della legge 53/2003 (riforma Moratti) per assicurare gli anticipi di iscrizione che, di colpo, sono rientrati nel sistema e che, senza gradualità, da subito spalancheranno le porte ai bambini che compiono tre anni entro il 30 aprile 2010. Resteranno solo briciole per altro?

Gli anticipi potranno soddisfare la domanda dei nati tra gennaio ed aprile; le sezioni primavera per quelli da maggio a dicembre: non vi dovrebbe essere concorrenza tra i due istituti normativi, data la notevole consistenza della possibile domanda da parte delle famiglie.

La possibile concorrenza riguarda, quindi, l'impiego di risorse che farebbe pendere la bilancia a favore delle scuole statali dell'infanzia per sostenervi gli anticipi mediante istituzione di nuove sezioni, rendendo, pertanto, residuale e più contenuto il sostegno esterno alle sezioni primavera.

Se le Regioni, tutte, non interverranno con propri consistenti finanziamenti (come hanno fatto quest'anno alcune, come la Lombardia e il Lazio) il futuro delle sezioni primavera diventa incerto. A meno che nella annunciata legge generale per il sistema educativo 0-6 anni non si assicuri un riconoscimento specifico con sostegno finanziario organico.