Non è per lamentarsi continuamente ma…
...quando è troppo è troppo.
Paolo Cosulich, ScuolaOggi
12.2.2009
Abbiamo subito la C.M. n. 100, che annunciava quali novità ci saremmo
dovuti aspettare in applicazione della legge n.169/08 e in attesa
dei regolamenti attuativi, ed abbiamo capito che la nuova linea del
MIUR sarebbe stata la strategia dell’ ”annunciazione”: “presto ci
saranno dei cambiamenti, stanno arrivando le novità, la scuola sta
finalmente cambiando…”.
Sono arrivate poi, dopo un mese di attesa, due comunicazioni a
raffica (15 e 16 gennaio): la C.M. n. 4 sulle iscrizioni e il D.M. n. 5
sulla valutazione del comportamento. Seconda annunciazione: “i
regolamenti non sono ancora pronti, per ora abbiamo a disposizione
delle bozze; fatevi andare bene queste!”.
Con straordinario tempismo rispetto alla scadenza degli scrutini il
23 gennaio esce la C.M. n. 10 sulla valutazione degli apprendimenti
e documento di valutazione. Terza annunciazione: “anche se i
regolamenti non hanno ancora terminato l’iter di delegificazione,
viene recepito il parere del CNPI che lascia all’autonomia delle
scuole la scelta delle modalità per la valutazione in itinere e la
predisposizione del documento di valutazione“.
Fuori tempo massimo! Come hanno valutato le scuole da settembre a
gennaio? E’ possibile modificare il 23 gennaio il documento di
valutazione ormai in stampa?
E qui la scuola incomincia a vacillare, tra iscrizioni con panorami
di organici incerti ma con tagli certissimi e scrutini non certo
semplificati da un complesso processo di traduzione valutativa.
Dimenticavo l’attenzione di riguardo aYou tube, in attesa di
possibili dichiarazioni gelminiane sulla valutazione del
comportamento ( la quarta annunciazione: “fra pochi giorni uscirà un
decreto che consentirà di attribuire più facilmente il 5 in
condotta…”).
Terminato questo tour de force, inviati gli ultimi progetti entro i
termini utili per accedere ai finanziamenti, compilati gli ennesimi
monitoraggi relativi all’influenza astrale e metereologica (i più
scientifici) sul benessere e la felicità degli studenti, già si
profilava un periodo di relativa quiete. Inizio del 2° quadrimestre,
corsi di recupero, attenzione alla didattica, attuazione dei
progetti, viaggi d’istruzione, ecc.
Ed oggi, 10 febbraio, esce la C.M.n16: adozione dei libri di testo.
Quinta annunciazione: “in attesa della ridefinizione dei curricoli e
della razionalizzazione dei piani di studio, in attesa dei
regolamenti attuativi della L.133 si procede all’adozione dei libri
di testo con un anticipo un mese rispetto all’anno scorso.” Non fa
una grinza. Incredibile! Iscrizioni rinviate di un mese, organici
incerti, docenti che non sanno in quali classi insegneranno l’anno
prossimo, indicazioni per il curricolo non definite ( tra OSA e
nuove indicazioni), competenze non delineate : con quale serietà ed
onestà professionale si può chiedere alle scuole di adottare un
testo scolastico entro il 15 aprile?
E il tetto massimo di spesa quale sarà? Secondo la strategia
dell’”annunciazione” verrà comunicato in seguito. L’unica cosa certa
è che i testi non potranno essere cambiati per 5 anni nella primaria
e per 6 anni nella secondaria. Abbiamo tutto il tempo (tolti i
viaggi d’istruzione e le vacanze pasquali) per operare scelte
ponderate e consapevoli.
P.S. Nella fretta ho dimenticato l’annunciazione del MIUR del 6
febbraio: “a breve seguirà una comunicazione di avvio dell’attività
di invio dei dati relativi alle insufficienze conseguite dagli
studenti della secondaria nel primo quadrimestre, per acquisire
informazioni sul raggiungimento delle competenze.” Una perla
docimologica! Le competenze si quantificano a “differenza” rispetto
al non raggiungimento degli obiettivi di apprendimento. C’è sempre
qualche cosa da imparare.