Scuola: a Sud troppi giovani
solo con la terza media
La Gazzetta del Mezzogiorno
21.2.2009
ROMA – Le regioni con la più alta dispersione scolastica sono anche
quelle dove è stata emarginata o smantellata la formazione
professionale iniziale: in Campania, Puglia e Sardegna più del 20%
dei giovani tra i 18 e i 24 anni possiede la sola licenza media e ha
abbandonato qualunque attività formativa, proprio laddove le aziende
reclamerebbero un più stretto legame fra scuola e mondo del lavoro.
È il risultato di una indagine affidata al Censis dal Cnos-Fap,
Centro nazionale Opere salesiane-Formazione aggiornamento
professionale (che gestisce 64 centri di formazione professionale).
Indagine voluta per capire quali siano le aspettative degli
imprenditori «in quelle regioni dove poco o nullo appare oggi
l’investimento politico e finanziario sulla formazione professionale
iniziale»: Abruzzo, Campania, Puglia e Sardegna.
La ricerca sottolinea che, mentre il tasso di dispersione scolastica
fra i 15 e i 18 anni è del 16,4%, in Campania la percentuale sale al
19,9%, e in Puglia e Sardegna è del 18%; solo l’Abruzzo è inferiore
alla media nazionale, con il 10,8%. Nelle prime tre regioni si
concentrano dunque gli «abbandoni» precoci. Con un netto
peggioramento in Campania dove tra il 2006 e il 2007, il tasso di
18-24enni con la sola licenza media e non più in formazione è
passato dal 27,1% al 29%.
A.A.A IMPRESE CERCANO FIGURE PROFESSIONALI
QUALIFICATE - Proprio nelle quattro regioni considerate
un’indagine Excelsior mostra un’elevata richiesta da parte delle
imprese di figure professionali di base. «Mentre in media nel nostro
Paese – si legge – la quota di assunzioni previste per persone con
una formazione equivalente a quella di un qualificato si attesta al
23,7% del totale, nelle quattro regioni considerate tale valore
oscilla dal 27,3% della Sardegna al 35,1% della Puglia. Ciò
significa che, in aree dove la disoccupazione è un fenomeno
particolarmente rilevante, circa un quarto o un terzo dei potenziali
posti di lavoro disponibili potrebbero essere appannaggio di
qualificati nel circuito della formazione professionale». Questo
circuito si rivolge infatti a giovani fra i 14 e i 18 anni che
potrebbero acquisire in tre anni una qualifica professionale, con
una significativa ricaduta occupazionale soprattutto nel campo della
meccanica, dell’elettronica e dell’elettrotecnica.
SCARSA OFFERTA FORMAZIONE PROFESSIONALE
ALIMENTA DISPERSIONE - Il rapporto mette in guardia
contro il rischio del «vuoto d’offerta» formativa in aree di
debolezza strutturale: in Campania, Puglia e Sardegna nel prossimo
futuro potrebbe presentarsi anche il problema «di quelli che
vorranno abbandonare la scuola al compimento del sedicesimo anno
d’età senza aver conseguito una qualifica e magari senza aver avuto
l'opportunità di frequentare percorsi integrati con la formazione
professionale». Percorsi spesso limitati al 20% del monte ore del
biennio contro l’80% svolto all’interno del sistema scolastico,
mentre questi progetti che coinvolgono la formazione professionale
sono «finalizzati a recuperare i ragazzi 'a rischiò nel passaggio
dalla scuola media alle superiori».