Patto educativo fra Scuola e Territorio di Gaetano Vinciguerra, Pavone Risorse 1.2.2009 Il Patto Educativo tra Scuola e Territorio che si concretizza nel peculiare Progetto di Scuola Integrata di Pozzuolo del Friuli, in provincia di Udine, scaturì alla fine degli anni ’90 dalla riflessione sulle possibilità che l’autonomia offriva di uscire dai modelli scolastici rigidi incapaci di dare risposte reali e flessibili ai bambini e alle loro famiglie. Mentre nella provincia di Udine si andavano chiudendo quasi la metà dei plessi scolastici esistenti in nome della razionalizzazione, tutta contabile, e alle scuole, che non decidevano né potevano decidere nulla, giungevano una grottesca Carta dei servizi e il chiaro sentore di un sempre maggiore disimpegno dello Stato centrale, capimmo che dovevamo salvare il ruolo della scuola pubblica, sempre più impoverita, saldandola con il proprio territorio. Capimmo anche che la statalità della scuola non significa indifferenza e chiusura ai bisogni extrascolastici dei bambini; la scuola stessa doveva assumere comportamenti di corresponsabilità nella gestione degli aspetti educativi del territorio se non addirittura rivendicare il proprio ruolo d’istituzione che promuove la crescita culturale e sociale dei bambini. Naturalmente anche l’Ente Locale andava preparato e responsabilizzato ad un ruolo diverso da quello di solo erogatore di finanziamenti; occorreva saldare insieme in un progetto condiviso famiglie, scuola, ente locale e l’associazionismo impegnato in compiti educativi. Mettere insieme e coordinare l’esistente senza inventarsi nulla è stato il compito della scuola. In questo contesto tempo scolastico e tempo extrascolastico si armonizzano e una serie di servizi sostiene le scelte delle famiglie. Il piano dell’offerta formativa spazia realmente dalle attività curricolari a quelle extracurricolari garantendo da ogni fuga in avanti verso consumismo e moda. L’interazione positiva con il territorio e la capacità progettuale della scuola hanno prodotto una qualità dei risultati ampiamente riconosciuta. Ovviamente siamo contrari ad ogni impoverimento della scuola scuola in risorse umane e materiali, ma ci sentiamo più forti nell’affrontare il futuro perché ciò che abbiamo costruito insieme non ci può essere tolto.
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