La fine dell'informatica nella scuola primaria

 Roberto Sconocchini, 21.2.2009

Tutti l'avevamo sospettato, ora possiamo averne certezza: l'informatica nella scuola primaria non esiste più! La conferma arriva dalla fonte più autorevole, il sito del Ministero dell'Istruzione, che dedica uno spazio alle domande e relative risposte sulla Riforma (le famose faq) e al quesito n° 23, posto da un genitore,  leggiamo testualmente: "Ho letto che per le classi dalla seconda in poi non cambierà nulla, a scuola invece mi dicono che mio figlio il prossimo anno non avrà le stesse maestre e soprattutto non ci sarà più la possibilità di fare il laboratorio di informatica (è una classe numerosa) a causa dell'abolizione delle compresenze. Chi ha ragione?
Le classi successive alla prima nel prossimo anno scolastico avranno confermato l’orario di funzionamento di quest’anno (27 o 30 ore settimanali più eventualmente la mensa).
La riduzione delle ore di compresenza comporterà qualche riassetto organizzativo, ma in linea di massima le insegnanti della classe potranno essere confermate.
La scuola, nella sua autonomia didattica e organizzativa, potrà organizzare le attività e gli insegnamenti facendo in modo di assicurare la massima funzionalità dei servizi. Ci auguriamo che anche il laboratorio di informatica possa trovare spazio tra le attività, anche se vorrà convenire che esso non costituisce, soprattutto nella scuola primaria, un insegnamento prioritario
."
Si, avete letto bene, a distanza di pochi anni una delle famose "I" su cui si basava l'intera riforma della scuola crolla miseramente e diventa improvvisamente un insegnamento non prioritario. Tra l'altro la cosa stupefacente è che si faccia riferimento alla scuola primaria e si dimentica che neanche tra le discipline previste per la scuola secondaria di primo grado trova spazio questo insegnamento per cui sono state spese ingenti risorse per i vari percorsi formativi organizzati dall'INDIRE e dalle istituzioni scolastiche, anzi si è ridotto di un'ora l'insegnamento della Tecnologia.
Ma non è tutto: il ministro che nel febbraio 2009 dichiara  che l'informatica non assume nella scuola primaria un'importanza prioritaria non è lo stesso che a ottobre 2008 ha emanato il syllabus di elementi di informatica per il primo ciclo? E sapete cosa dichiarava nella premessa di quel documento? 

"La pervasività dell’informatica e il suo essere ormai indispensabile nella vita quotidiana hanno reso necessario l’inserimento del suo insegnamento nei processi formativi. Di tale esigenza,conclamata sia nelle Indicazioni Nazionali (2004), sia nelle Indicazioni per il curricolo (2007), si è resa conto la parte più sensibile e attenta della scuola italiana che, da tempo e a vario titolo, ha introdotto le tecnologie informatiche nell’attività curricolare o extracurricolare. Si deve, inoltre, tenere ben presente che l’Informatica va insegnata, studiata e capita non tanto per formare bravi professionisti della disciplina, ma soprattutto perché la conoscenza dei suoi fondamenti contribuisce a formare e arricchire il bagaglio tecnico, scientifico e culturale di ogni persona. Essa, infatti, assume un duplice ruolo nell'insegnamento: da una parte ruolo culturale e formativo di disciplina scientifica di base (a fianco della matematica e delle scienze); dall'altra ruolo di strumento operativo e concettuale (quindi trasversale a tutte le discipline).

Nella scuola dell’obbligo, quindi, l’Informatica deve essere introdotta per le seguenti motivazioni:

1. la conoscenza dei contenuti fondamentali (syllabus) è substrato indispensabile per creare le premesse dell’utilizzo della logica nelle attività di organizzazione della conoscenza e nella costruzione delle competenze

2. la conoscenza di metodologie e tecniche di base della programmazione è una risorsa concettuale particolarmente adatta per acquisire e saper usare competenze e abilità generali di problem solving

3. la padronanza dei servizi offerti da Internet e dai cosiddetti software didattici, disponibili per ogni disciplina del curricolo, è ormai un presupposto essenziale per le scuole di ogni ordine e grado."

E tra le finalità si dichiara: "Il syllabus di “Elementi di informatica” non è stato stilato con l’intenzione di tracciare un quadro dei grandi concetti fondanti e portanti dell’informatica ma, in modo molto più semplice, è il frutto dell’esperienza della didattica nella scuola del primo ciclo.

Ne risulta un profilo concettuale di nozioni di base senza dubbio importanti e irriducibili; è l’informatica che costituisce il riferimento concreto, elementare ma tuttavia indispensabile, per costruire con sicurezza e senza ambiguità le competenze essenziali di logica della conoscenza.

L’obiettivo che si è voluto raggiungere, dunque, non è quello di offrire un quadro culturale di strumenti informatici avanzati, ma piuttosto un elenco semplice e rassicurante e irrinunciabili elementi di informatica di base, con riguardo anche agli aspetti etici, sociali e giuridici."

Faceva seguito un elenco di obiettivi ed attività da perseguire e promuovere in nome di quella irriducibilità e irrinunciabilità di cui ora si è persa traccia.

E' davvero triste pensare all'impegno di tanti, e mi metto tra questi, che nelle vesti di e-tutor, di coordinatori di percorsi formativi hanno cercato di accompagnare colleghi all'interno del mondo dell TIC, hanno combattutto aspre battaglie per vincere diffidenze e difficoltà generate da mille contingenze ostili, ma nella convinzione che l'introduzione delle tecnologie nei processi di apprendimento  costituiscano, oggi più di ieri, una scelta strategica e vincente.

E invito i miei colleghi che dedicano il poco tempo libero che il lavoro consente, a scrivere di scuola nei loro siti e nei blog, a continuare qesta battaglia, perchè... i ministri passano, la scuola e la nostra professionalità devono sopravvivere. Proviamo a testimoniare cosa vuol dire coerenza....