Roma. Fa scuola il limite
di alunni stranieri in classe fissato a Vicenza

da TuttoscuolaNews, N. 379, 9 febbraio 2009

Come è noto, a Vicenza è stato concordato tra Comune e istituzioni scolastiche di fissare un limite massimo del 30-35% di alunni stranieri per classe, a cominciare dalle iscrizioni per l'anno scolastico 2009-2010, per poi gradualmente estendere il limite a tutte le classi. Il progetto di riorganizzazione territoriale di tutte le iscrizioni è finalizzato a razionalizzare la domanda e a rendere più funzionale il servizio scolastico.

Del progetto vicentino si è interessata anche la Commissione dell'Unione europea che, dopo aver rilevato le finalità del progetto, ha espresso un cauto giudizio in attesa dei risultati finali, precisando che, comunque, "un diverso trattamento degli alunni può essere giustificato se viene perseguito un fine legittimo e se i mezzi per conseguirlo sono appropriati e necessari".

L'esempio di Vicenza è stato seguito anche a Roma dove è stato raggiunto un accordo che prevede una più equa distribuzione degli alunni stranieri nelle scuole elementari del VI municipio di Roma. Tra le varie scuole della rete del municipio sarà operato uno 'scambio' di iscrizioni affinché ci sia un equilibrio tra bambini italiani e non italiani, in modo da evitare concentrazioni di alunni stranieri in una sola scuola, come succede all'istituto "Carlo Pisacane", dove alcune mamme hanno lamentato il problema scrivendo al ministro dell'istruzione Mariastella Gelmini.

L'accordo di rete, sottoscritto dai dirigenti scolastici del I ciclo del VI municipio e dall'assessore capitolino alle politiche scolastiche Laura Marsilio anche in presenza del direttore generale dell'Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio, Raffaele Sanzo, non fissa per il momento quote massime di stranieri per classe, e prevede che le scuole a bassa concentrazione di stranieri che hanno ricevuto iscrizioni con riserva di alunni italiani fuori zona indirizzino questi ultimi nelle scuole di zona, rendendosi disponibili ad accogliere eventuali alunni stranieri. Insomma uno scambio di iscritti.