Come si calcoleranno di Reginaldo Palermo, Pavone Risorse 6.2.2009 Nei giorni scorsi, la Direzione scolastica regionale del Lazio ha inviato trasmesso alle scuole una circolare con la quale trasmette una ricca modulistica che dovrebbe consentire di effettuare i calcoli necessari per simulare l’attribuzione degli organici 2009/2010. La circolare è di estremo interesse poichè fornisce una prima sommaria indicazione sulle modalità di calcolo degli organici. Circolare e modulistica sono molto dettagliate e quindi c’è da presumere che almeno le “linee-guida” siano state concordate con il Ministero. Vengono evidenziati i diversi casi possibili.
Scuole con
sole classi a tempo pieno:
Scuole che funzionano ora con sole classi a modulo:
- sommare
le ore di “tempo scuola” - compresa l’ora di mensa - di tutte le
classi Esempio di una scuola con 21 classi ora funzionanti a 30 ore mensa compresa
Si calcola il tempo scuola totale: 21 x 30 =630
Scuole con classi a modulo e classi a tempo pieno
Facciamo l’ipotesi che le classi a modulo funzionino tutte a 30 ore
1) nelle scuole funzionanti completamente a tempo pieno non ci dovrebbe essere perdita di posti 2) il numero di posti che si perdono rispetto all’organico attuale dipende dal mix di classi a tempo pieno e a modulo presenti nella scuola: quanto più aumenta la percentuale di classi a modulo tanto più aumenta la perdita di posti Si preannunciano insomma tempi difficili: quale linea vincerà ?
“Difendere il tempo pieno”
significherebbe ridurre in modo significativo gli organici delle
scuole dove prevalgono i moduli Bisogna poi tenere conto che il tempo pieno è diffusissimo al nord, mentre i moduli a 27-30 ore sono un modello quasi generalizzato al sud. A questo punto è chiaro e lampante che gli “interessi” del “movimento anti-Gelmini” sono molto frantumati: il nord sarebbe interessato a difendere il tempo, mentre al centro-sud converrebbe di più una linea di “tagli generalizzati”. E c’è di più: anche al nord la linea “difendiamo il tempo” potrebbe entrare in conflitto con interessi diversi all’interno dello stesso territorio. Già soltanto nella provincia di Torino, il tempo pieno non è affatto generalizzato e in molte realtà, a fianco di circoli didattici interamente a tempo pieno esistono circoli con un’alta percentuale di classi a modulo. Che il nodo sarebbe stato questo era abbastanza chiaro fin da subito, ma si è speso molto, troppo tempo, per discutere sul nulla. Adesso – almeno a parere di chi scrive – è troppo tardi: fra un mese gli organici dovranno essere definiti e un mese è davvero poco per affrontare un problema così complicato. |