Sugli organici di Stefano Stefanel, ScuolaOggi 9.2.2009 L’incertezza delle Scuola e dei Dirigenti scolastici sugli organici del prossimo anno parte dalla constatazione oggettiva che per la prima volta dopo moltissimi anni si assisterà ad un reale taglio egli organici e non solo ad operazioni di facciata o a contrazioni dovute alla diminuzione delle nascite. Esiste poi la profonda preoccupazione dei Sindacati che la Scuola funzioni bene anche con i tagli e che dunque il Governo possa dimostrare che la Scuola italiana era sovradimensionata. In questo come in altri casi la Scuola non è in grado di definire il suo reale fabbisogno organico perché lo collega a problemi occupazionali e non alle esigenze didattiche ed educative. Non esiste, infatti, nessuno che propone di assegnare più organico alle scuole migliori e che raggiungono gli obiettivi prefissati perché questo significherebbe far partire una reale, pubblica e trasparente valutazione del sistema scolastico nazionale. Poiché gli organici finora sono stati strutturati sempre in forma espansiva (facciamo progetti o cerchiamo di certificare alunni per avere più organico) o storica (comunque non meno insegnanti dello scorso anno qualunque sia la situazione determinatasi nel frattempo) diventa difficile per tutti prevederli in forma restrittiva. Per capire cosa può succedere bisognerebbe tenere conto di cosa ha scritto e deliberato il Ministero. E per farlo bisogna leggere congiuntamente due documenti:
- la legge 133 del 6 agosto 2008. Entrambi i documenti hanno poi avuto dei “collegati” alcuni ei quali sono ancora in fasi di approvazione (ad esempio gli Schemi di regolamento approvati dal Consiglio dei Ministri il 19 dicembre 2008. La legge 169/2008 ha prodotto alcune grosse novità: - eliminazione delle compresenze; - eliminazione dei moduli nelle primarie; - ridefinizione del tempo scuola della secondaria di 1° grado e delle cattedre connesse.
La legge 133/2008 ha, tra l’altro, prodotto una relazione tecnica in
cui il Governo dice cosa intende fare numeri alla mano. Riporto la
parte della tabella allegata alla Relazione che riguarda le Scuole
primarie e secondarie di 1° grado. |