I presidi stanno per ricevere una circolare ministeriale, e non è per gli auguri di Natale

 Giulia Boffa e Lalla, Orizzonte scuola 22.12.2009

Il Miur, con una circolare presto in arrivo nelle scuole, ha stabilito quale somma ciascun istituto dovrà spendere per il 2010, non un euro in più. E se proprio dovessero servire altri soldi per le supplenze brevi, il Dirigente dovrà dimostrare l'effettiva necessità di chiamare il sostituto. Da non escludere il ricorso alle tasche delle famiglie.

La novità più importante della circolare è che non sarà divisa per capitoli di spesa, ma lascerà libero spazio alla gestione individuale, in base alle esigenze. Vi è però una nota dolente: pare che la somma da gestire sia molto simile a quella dell'anno scorso, quindi per niente sufficiente, e non sarà possibile chiedere altri soldi, se non per spese debitamente documentate.

Problemi in vista anche per le supplenze brevi, una delle spese più esose per le scuole: i Dirigenti dovranno sfruttare tutti gli elementi interni di flessibilità, in pratica il personale già in servizio, prima di ricorrere a personale dalle graduatorie: missione impossibile soprattutto per le elementari che non dispongono più delle compresenze, ma per gli altri ordini di scuola, con tutte le cattedre a 18.

Da rilevare che la circolare, della quale vi daremo maggiori dettagli alla sua pubblicazione, andrebbe a contrastare, o comunque a rendere di difficile realizzazione, la recente nota (salutata dalle Organizzazioni sindacali come una vittoria) emanata il 6 ottobre, in cui il ministero autorizzava i dirigenti scolastici ad assumere personale supplente temporaneo per periodi di assenza anche inferiori a 15 giorni.

Tutto ciò si somma alla già difficile situazione pregressa. Il Tesoro deve alle scuole un miliardo di euro, per spese relative agli anni scorsi. Infatti i presidi hanno anticipato i soldi per i commissari della maturità e per le sostituzioni e il MIUR ha chiesto di inserirli nell'allegato Z, in pratica fuori bilancio, come a dire "scordateveli".

Inoltre c'è il capitolo sui costi delle pulizie: il ministero chiede ai presidi di pagare le ditte esterne il 25% in meno. Per legge si può variare del 20% il contratto, il Miur chiede di fare un passo in più premendo sul fatto che se la ditta non cede c’è la possibilità di scindere il contratto.

Poi ci sono le spese ordinarie e vitali come quelle per i toner, per le stampanti, per le pagelle, per la carta igienica.

Ai dirigenti scolastici potrebbe non restare che chiedere aiuto a fondi esterni: quelli delle famiglie.