Sui 'fannulloni' si riaccende lo scontro da Tuttoscuola, 28.12.2009 Nei prossimi giorni il decreto ministeriale, del 18 dicembre 2009, con il quale viene fissata la nuova reperibilità degli statali dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 18,00, approderà in Gazzetta Ufficiale ed entro 15 giorni diventerà operativo. In pratica, da gennaio il personale della scuola in malattia, al pari di tutti i dipendenti pubblici (tranne militari e vigili del fuoco), sarà sottoposto a nuove fasce di orario entro le quali saranno possibili le visite domiciliari del medico fiscale. Ma la decisione di passare da 4 a 7 ore di reperibilità, per scoraggiare i "furbi" ad assentarsi, è fortemente criticata dai sindacati dei categoria. Come dire, si tratta di un provvedimento che sta creando non poche polemiche. Se per il ministro della Funzione pubblica Brunetta il ritorno alle 4 ore tradizionali di reperibilità "avrebbe innescato sensibili incrementi di assenteismo, con punte del 40%", la Flc-Cgil parla di "ripensamento sulla base di improbabili calcoli sull'assenteismo dei dipendenti pubblici": e il sindacato di Pantaleo se la prende con il ministro commentando il suo operato come "accecato dal sacro furore ideologico". Dello stesso parere dei lavoratori della conoscenza Cgil è la Gilda degli insegnanti, che esprime "netto dissenso rispetto a provvedimenti schizofrenici e inutilmente punitivi, che niente hanno a che vedere - sostiene l'organizzazione coordinata da Rino Di Meglio - con razionali criteri di garanzia del funzionamento e dell'efficienza della pubblica amministrazione". E non è finita qui, perché i sindacati hanno già fatto ricorso alla Corte Costituzionale e contestano, inoltre, la novità normativa, contenuta nel decreto legislativo n. 150 approvato a novembre, che permette al dicastero della Funzione pubblica di mutare unilateralmente l'orario di reperibilità. Meno male che è Natale e che dovremmo tutti essere più buoni...! |