Il quadro orario del liceo classico:
una “modesta” proposta

Pasquale D’Avolio, Educazione & Scuola 29.12.2009

Chi ha esperienza di passati tentativi di Riforma dell’istruzione secondaria, sa che al di là di inevitabili differenziazioni sulle finalità o sul “profilo” dei vari indirizzi liceali, uno dei punti di maggiore discussione è stato sempre quella del “quadro orario”, sia per le inevitabili querelles tra i vari gruppi disciplinari, sia per contemperare l’esigenza di un curricolo “razionale” con la questione delle cattedre orario.

Il progetto “Brocca” dell’inizio anni 90 (che pure ampliava, specie per i Licei, il tempo scuola) ne è stato un esempio illuminante, ma ancora oggi di fronte alla diminuzione delle ore di insegnamento (giustificato oltre che da motivi finanziari anche da motivazioni didattiche, condivise da chi scrive) le proposte di modifica si accavallano di ora in ora e ancora una volta le lobby disciplinari sono le più agguerrite.

Il mio intervento e la mia proposta si distacca da questo tipo di “guerriglia” e vuole sollevare una questione che a mio parere appare importante ai fini di un curricolo di Liceo classico più razionale di quello proposto.

Mi riferisco al monte-ore del Triennio che per il solo Liceo Classico (oltre naturalmente all’Artistico) prevede 31 ore settimanali rispetto alle 30 degli altri Licei. Il motivo di questa differenziazione potrei capirlo con l’esigenza di introdurre nei Classici l’obbligo della lingua straniera quinquennale (che finora era sperimentale, anche se adottato nel 98%!!) senza toccare l’assetto precedente, per cui si “sfonda” il limite di 30, previsto per tutti gli altri Licei.

La conseguenza è che nel triennio del Classico sarà giocoforza introdurre un rientro pomeridiano, visto che con le ore di 60 minuti non è opportuno prevedere una mattina con 6 ore di lezione. E’ proprio necessario? Ritengo di no e come me molti colleghi che mi hanno manifestato le loro perplessità.

Il fatto su cui vorrei comunque attirare l’attenzione è che solo nel Liceo Classico lo studio delle scienze comincia al terzo anno e non si capisce il perché visto che persino nel Linguistico, nelle “Scienze umane” e nel Musicale ciò non accade. (Sia detto tra parentesi sono un ex docente di Filosofia e storia)

Se la scuola dell’obbligo prevede un curricolo di 10 anni, l’interruzione dello studio delle scienze alla fine della secondaria di I grado  per poi riprenderla al terzo non mi pare una scelta opportuna.  Precedentemente questo accadeva negli stessi Licei scientifici, dove le scienze comparivano al II anno; per questo la stragrande maggioranza dei Licei scientifici adottavano delle minisperimentazioni “spalmando” le scienze nell’intero quinquennio. Ora con questa proposta (spero modificabile) si viene a creare uno iato tra “Le Linee per l’assolvimento dell’obbligo” del 2007 (attualmente in fase sperimentale) e il quadro orario proposto per il Classico.

Aggiungo un’ultima considerazione a favore della mia tesi: I test OCSE-PISA da anni comprendono le scienze, accanto alla matematica e alla lingua nazionale. Gli studenti del Classico verranno “esonerati” da tali test? Mi parrebbe assurdo.

In conclusione la mia proposta che rivolgo alla cabina di regia che sta lavorando per limare i quadri orari è la seguente:

Fermo restando il monte-ore complessivo nel quinquennio, che per i Licei Classici è di 5742, mentre per gli altri è 5643 (capovolgendo la tradizione che per i Classici era sempre inferiore), si potrebbe ovviare agli inconvenienti di cui dicevo prima, introducendo lo studio delle scienze nel Biennio (fino a un massimo di 2 ore settimanali) e prevedendo 30 ore nel Triennio con una diminuzione corrispondente nelle Scienze. Eviteremmo se non altro l’inconveniente del rientro pomeridiano, al di là di tutte le altre considerazioni.   

Pasquale D’Avolio

 

P.S. Leggo ora il parere della VII Commissione della camera in data 16 dicembre che la mia “modesta” proposta trova un avallo ufficiale nella parte in cui si dice testualmente:

“…..si considera necessario svolgere una accurata verifica dei quadri orari allegati e una migliore scansione dei due bienni, al fine di contemperare obbligo di istruzione, diritto dovere all’istruzione, possibile reversibilità delle scelte compiute dagli studenti ai fini del successo formativo, con particolare riferimento all’introduzione delle scienze al primo biennio (sott. mia)  e all’ulteriore rafforzamento, ove necessario, della matematica e della lingua straniera con la necessaria caratterizzazione data dalle materie di indirizzo”.