Da giugno per ottenere il bonus serviranno la media dell'otto e il massimo dei crediti
Giro di vite sulla maturità Mario Reggio, la Repubblica 18.12.2009 E fra tre anni, nel 2012, la lode sarà appannaggio soltanto di un drappello di cervelloni con una carriera scolastica d'eccellenza alle spalle. Il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, a sorpresa, con un decreto di due giorni fa, apporta l'ennesima modifica alla maturità e alla tabella per l'attribuzione del cosiddetto credito scolastico: la dote in punti che gli studenti raggranellano nel corso degli ultimi tre anni in vista degli esami di Stato. Dopo le polemiche dei mesi scorsi sui primi esiti della maturità, che facevano registrare le cosiddette eccellenze soprattutto nelle regioni meridionali, il ministro Gelmini ha ravvisato «la necessità di stabilire criteri uniformi per l'attribuzione della lode da parte delle commissioni esaminatrici», si legge nel decreto. A regime, ottenere la lode sarà quasi impossibile. Occorrerà, infatti, raggiungere il massimo punteggio in tutte le prove degli esami di stato (75 punti in totale) e il massimo credito scolastico: 25 punti, senza fruire del bonus di 5 punti a disposizione della commissione. Ma non solo: tutte le deliberazioni per l'assegnazione dei voti massimi nelle tre prove scritte e nel colloquio della maturità dovranno essere prese all'unanimità dei membri della commissione. Stesso discorso per l'attribuzione del massimo credito nell'ultimo triennio da parte del consiglio di classe. E, come se non bastasse, i futuri cervelloni dovranno anche mostrare una pagella con la media del nove, senza andare al di sotto di otto decimi in tutte le discipline. Per la stessa ragione, la tabella per l'attribuzione del credito scolastico è stata modificata ed entrerà in vigore a giugno. Le precedenti regole per l'assegnazione della lode erano meno restrittive: massimo punteggio in tutte le prove e nel credito scolastico. E deliberazione della commissione all'unanimità. Fino alla scorsa estate, per ottenere la lode era sufficiente essere promossi in terza e quarta con una media di poco superiore ad otto decimi, essere ammessi agli esami con la stessa media e strappare il massimo punteggio nelle quattro prove d'esame. Con un po' di fortuna anche ragazzi promossi con un paio di sufficienze potevano ambire alla lode. Bastava avere dieci in condotta e in Educazione fisica. Dal prossimo anno, che vedrà una applicazione graduale della norma, non sarà così. Bisognerà ottenere almeno otto in tutte le materie e tutte le deliberazioni del consiglio di classe, per il credito, e della commissione, per le prove d'esame, dovranno essere prese all'unanimità. In buona sostanza, basterà il veto di un solo professore per giocarsi l'encomio. Col giro di vite appena approvato, è facile prevedere un drastico calo dei 4 mila superbravi registrati nel 2008 e nel 2009. |