Assenze per malattia nella P.A.:
a novembre +20% al netto dell'influenza.
Brunetta allarga a 7 ore le fasce di reperibilità

 da Orizzonte scuola 21.12.2009

Funzione pubblica - Da giugno 2008 (da agosto 2008 in collaborazione con l’Istat) il Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione effettua una rilevazione mensile delle assenze dei dipendenti pubblici, allo scopo di monitorare il fenomeno e verificare l’impatto dell’azione di contrasto all’assenteismo messa in atto dal Governo sin all’inizio della legislatura. Questo monitoraggio (che si riferisce al complesso delle amministrazioni pubbliche ad esclusione dei comparti Scuola, Università, Pubblica Sicurezza e Vigili del Fuoco) indica che, rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente, l’applicazione della Legge n. 33/2008 ha ridotto i giorni di assenza per malattia mediamente del 38,8% nei primi sei mesi (luglio 2008-dicembre 2008) e del 38% nel primo anno (luglio 2008-giugno 2009).

Il Conto annuale delle amministrazioni pubbliche 2008, curato dal Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato (RGS), conferma adesso la robustezza dei dati fin qui raccolti e comunicati dal Ministero. Considerando gli stessi comparti inclusi nel monitoraggio mensile di quest’ultimo, il Conto annuale indica infatti che le assenze dei dipendenti pubblici per malattia:

- sono diminuite del 20% tra il 2007 e il 2008, con la Legge n. 133/08 pienamente operativa da luglio dello scorso anno;

- nel secondo semestre del 2008 hanno subìto una contrazione del 40,8% rispetto al primo semestre dello stesso anno.

Sulla base dei dati del Conto annuale e in linea con i risultati del monitoraggio del Ministero:

- la variazione delle assenze tra il secondo semestre del 2008 (post Legge n. 133/2008) e il secondo semestre del 2007 (pre Legge n. 133/2008) è pari a -40,2% (-38,8% secondo le stime del monitoraggio);

- un anno intero di applicazione delle nuove regole ha portato a una riduzione dei giorni di malattia del 39,6% (-38% secondo le stime del monitoraggio).

Per novembre 2009 i dati del monitoraggio riportano un incremento del 44,3% delle assenze per malattia rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Questo dato risente del picco influenzale di questo autunno. Al netto dell’aumento del rischio influenza, le assenze sarebbero quindi aumentate di circa il 20%. La riduzione delle assenze rispetto al 2007 rimane peraltro ancora sensibile: il confronto tra giugno-novembre 2009 e gli stessi mesi del 2007 (quando la Legge n. 133/2008 non era in vigore) indica infatti una riduzione del 29.9% delle assenze per malattia pro-capite.

L’andamento delle assenze per malattia, che da agosto di quest’anno mostrano un trend crescente (quando ci si attendeva invece un assestamento del fenomeno), può essere determinato da:

- un aumento del rischio malattia;
- un aggiustamento dei comportamenti individuali;
- una ripresa dei comportamenti opportunistici;
- una combinazione di questi tre fattori.

Tuttavia:

- nei due mesi estivi non ci sono stati eventi epidemiologici di rilievo;

- a ottobre il picco influenzale ha interessato la popolazione in età lavorativa soprattutto nell’ultima settimana;

- a novembre le ragioni epidemiologiche spiegano in misura significativa l’andamento dei giorni di malattia ma rimane una parte non riconducibile alle differenze nell’incidenza dell’influenza tra il 2008 e il 2009.

Le variazioni positive di agosto (+16,7%), settembre (+24,2%), ottobre (+21% al netto dell’influenza) e novembre (+20% al netto dell’influenza) si sono peraltro verificate in un periodo nel quale sono state ripristinate le originarie fasce orarie di reperibilità (Decreto legge n. 78/2009, poi convertito nella Legge n. 102/2009), meno stringenti di quelle applicate fino a giugno 2009, con possibili conseguenti effetti sulla propensione a un uso opportunistico dell’assenza per malattia da parte dei dipendenti pubblici.

In ogni caso, nei prossimi mesi agiranno pienamente alcune importanti novità in materia di assenze per malattia che sono state introdotte dal Decreto legislativo n. 150/2009 (“Riforma Brunetta della Pubblica Amministrazione”):

- possibilità del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione di modificare con decreto le fasce orarie di reperibilità domiciliare dei dipendenti in malattia;

- digitalizzazione e trasmissione telematica all’Inps di tutti i certificati di malattia;

- responsabilizzazione dei dirigenti nell’applicazione delle disposizioni che contrastano l’assenteismo, con sanzioni disciplinari in caso di mancata vigilanza.

È peraltro già operativo il decreto con il quale il Ministro Renato Brunetta ha stabilito le nuove fasce orarie di reperibilità (dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00) per le visite mediche di controllo dei dipendenti pubblici.