I "nodi"dello scioglimento della riserva

  da Professione Insegnante, 27.4.2009

Al Ministro dell’Università, della Ricerca e dell’Istruzione
Maria Stella Gelmini
Roma

Al Ministero dell’Istruzione
Roma

Oggetto: i "nodi"dello scioglimento della riserva.

L'art 36 comma 1 bis della legge n.14/09 consente a tutti i docenti ammessi con riserva ai corsi abilitanti speciali di cui al D.M. 85/05 di conseguire pienamente l'abilitazione a condizione di aver sostenuto l'esame di Stato previsto a conclusione dell'iter abilitate e di aver maturato 360 giorni di servizio entro la data di scadenza della presentazione della domanda, fissata al 22 dicembre 2005:
 

«Resta valida l'abilitazione all'insegnamento conseguita dai docenti che sono stati ammessi con riserva ai corsi speciali per il conseguimento per l'abilitazione o idoneità all'insegnamento indetti dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca con decreto 18 novembre 2005, n. 85, ai sensi del decreto legge 7 aprile 2004, n.97, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 giugno 20054 n. 143, che abbiano maturato il requisito di servizio di 360 giorni, reso in qualunque ordine e grado di scuola, entro il termine di presentazione delle domande di partecipazione delle domande ai suddetti corsi speciali e che abbiano superato l'esame di Stato.»


Tale pieno possesso dell' abilitazione, dovrebbe consentire ai docenti in questione di poter sciogliere la riserva , secondo quanto previsto all'art 8 comma 2 lett. a del D,M. 41/09, di aggiornamento della graduatorie ad esaurimento del personale docente.

Dal tenore letterale del disposto, però, sembrerebbe che tale opportunità venga consentita solo a quei docenti, di cui alla legge 14/09, ammessi con riserva ai corsi speciali di cui al DM 85/05 per mancanza dei requisiti di servizio, e non anche ai restanti docenti, ammessi con riserva per altri motivi.

Ciò in aperto contrasto con il dettato dell'art 36 comma 1bis della legge 14/09 richiamata dallo stesso DM e citata in premessa.

Peraltro nella prima bozza del DM emanata dal MIUR nel mese di Marzo, non era presente tale preclusione e non si capisce davvero come mai, nel redigere il testo definitivo, i suoi estensori abbiano modificato il testo originario .
 

Il Gruppo Professione Insegnante


chiede


al Ministro di sanare questa antinomia attraverso una tempestiva nota di chiarimento che consenta agli UUSSPP di adottare provvedimenti univoci su tutto il territorio nazionale e che restituisca serenità ai docenti coinvolti nella controversa querelle, docenti , si badi bene, che una legge dello Stato ha inteso tutelare .
 

Gruppo Professione Insegnante